Tra i top-quarterback del campionato, nonché i leader tecnici di Chargers e Bengals: ma, ad oggi, nei playoff sembrerebbe esserci posto al massimo per uno solo tra Herbert e Burrow, con il secondo, sfavorito, che al SoFi di Los Angeles deve perciò darsi più/subito da fare sul sicurissimo di Chase, intralciato proprio sul finale da due flag amiche, tra cui un intentional grounding dello stesso Burrow. McPherson può almeno imbucare il primo 3-0 Cincinnati della partita, che Herbert, con McConkey, distanzia presto fendendo splendidamente l'aria delle ultime 29 per l'incrocio in presa di Dissly (7-3 L.A.): Burrow, di là, si accerta pure di come stia Higgins, cui Perryman strappa un fumble non confermato, a vantaggio opposto del completamento del relativo 4th e 1, il responso gradito che, però, nonostante un'interferenza di Fulton, non rende più di un altro field-goal ok di McPherson (6-7), mentre Herbert punta tutto su Quentin Johnston, incontrato in endzone con un trasversale-meraviglia altezza 26 (14-6 Chargers), non risparmiandosi poi un triplo down esatto di trasversata individuale per il funambolico salto-touchdown di Dobbins dalla minima (4th e goal, 21-6 L.A.) e flagellando, via Dissly, un roughing a suo danno (Hendrickson), ulteriormente punito dal field-goal del 24-6 Chargers insaccato da Dicker. McConkey, a inizio ripresa, ricalca di 3rd e 9 le stesse tracce dell'ultimo drive del primo tempo: Dicker, perciò, firma il bis personale al piede (27-6 L.A.) così risvegliando però i Bengals di Higgins e - run lacerante a sfiorare le 15-Chargers - Chase Brown, con Ja'Marr Chase - 4th e goal - al taglio secco, davanti a Hart, del frontale dalle 4 (13-27) che Burrow, riportato in regia al seguito di un durissimo blindeside-sack di Ossai, aumenta di gittata - 42 yards, ancora su Chase - scavalcando al passing un passivo Ja'Syr Taylor (20-27). Cincy, insomma, di nuovo in gioco, non come Herbert, spossessato da Logan Wilson/Stone e al pari di Chase, che in endzone si porta al guinzaglio la vana marcatura di Fulton su un nuovo centrale-touchdown di Burrow (27-27) che una flag successiva - roughing di Ogbonnia - grazia dall'improvviso intercetto-Chargers di Gilman: McPherson, però, restituisce il favore sparando out al calcio altezza 48, e dilapida pure alla stessa maniera, stavolta dalle 51, la nuova ricostruzione di un'idea di vantaggio-Bengals ad opera di Higgins/Iosivas. Al comando dello score, dunque, ci torna L.A., alla carica con McConkey e, immune ai tackle in serie di Stone/Taylor-Britt, Dobbins (34-27 Chargers), a 3 secondi dalla fine James allontana dalla endzone di casa l'estrema allerta di un Hail Mary di Burrow. Vince L.A.
Fabrizio Mancini
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