NFL 2024 WEEK 10 - Texans 23 Lions 26
- Fabrizio Mancini
- 13 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 giorni fa
La verifica attendibile di cui Detroit e il campionato hanno bisogno per commisurare, a domicilio di un avversario all'altezza, gli Houston Texans, le straordinarie qualità non solo offensive dei Lions: la riprova immediata è nell'intercetto a Goff, deviato da Pitre, di Ward, un turnover pure concretizzato al massimo da Stroud via doppio 3rd down Dell/Metchie per la reverse-touchdown di Mixon (7-0 Texans), cui l'ex Bengals abbina una spettacolare catch and run successiva, malridotta subito dopo dall'holding d'attacco di Scruggs. Nei pali il field-goal di ripiego di Fairbairn (10-0 Houston), tambureggiante invece il ritorno dalla squalifica di Jameson Williams, con Goff ad arcuargli in endzone la palla del 7-10 dalle 20, visivamente proporzionata alla precisione del passaggio dal lieve spostamento esterno del quarterback ospite. I Texans, rispetto al fine-drive precedente, guardano in positivo al secondo calcio da 3 di Fairbairn, fissato sulle 56 da una interferenza di Arnold (13-7 Houston), che le toccate di Autry/Hunter ad un tentativo centrale di Goff, creative dell'intercetto di To'o, aggravano in una controbattuta Stroud-Hutchinson, da cui è un drop sulla endline di Woods a riportare al calcio Fairbairn (16-7 Texans): Metchie, alterno a Schultz nel ruolo della minaccia inattesa, riceve in mezzo a Branch/Arnold, da Stroud, pure il tranciante centrale (3rd e 10) del 23-7 Houston, con Lassiter ad intercettare altresì l'Hail Mary pre-intervallo di Goff, anticipando la tematica ricorrente dell'intera ripresa: il bis personale dello stesso rookie dei Texans dopo nemmeno due minuti di terzo quarto sarà infatti risposta secca a Carlton Davis, splendido nell'agguantare a sua volta, in intercetto volante, un esterno Stroud-Dell, con Goff ok da LaPorta in risalita dal punt-return di Raymond per la run-touchdown di Montgomery, placcata però in fase-bis di conversione da Barnett (13-23). Ripete l'intercetto di prima, quindi, anche Carlton Davis, presto pareggiato in campo texano da Bullock, Montgomery intanto si salva da solo da una trappola-fumble allestitagli da Al-Shaair e Jameson Williams, tra Murray/To'o, rischia la stabilità ossea per quasi triplicare un 2nd e 6: qui Houston cade nella finta di handoff che Goff tramuta nell'appoggio di innesco allo scatto-touchdown di St. Brown dalle 9, 'bloccato' a dovere da due luminari del settore come Sewell/Zeitler (23-20 Lions), Howard la preserva da una pericolosa perdita di possesso quando rattoppa il sack-fumble di Paschall e fa il possibile - un field-goal a fil di palo di Bates, 23-23 - nella moderazione delle corse di un super-Gibbs. Il loro controcalcio personale, e potenzialmente vincente, viceversa, i Texans - dalla loro poco mordenti con Mixon e Metchie/Dell -, lo mandano ampiamente out con Fairbairn altezza 58, al contrario di Gibbs-St. Brown, che accorciano ad appena oltre la metà dell'NRG Stadium la distanza del field-goal decisivo di Bates: un kicker esordiente dall'attuale 100% quanto a realizzazioni al piede: 26-23 Lions.
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