Un Monday Night rivelatore di parecchie verità future su Rams e Dolphins, entrambi in ritardo sulle rispettive tabelle di marcia: una partita in larga parte decisa, senza che nessuno possa saperlo già, dal drive offensivo di partenza di Miami, ben appaltato da Tagovailoa su un doppio Waddle, prima che una impressionante reverse di Malik Washington straripi in endzone dalle 18 (7-0 Dolphins), con Chop Robinson a sackare Stafford e, peggio, Calais Campbell a rallentargli un 3rd e 7 centrale nelle mani di intercetto di Walker. L.A. deve tuttavia contenere, nel proprio territorio, solo una run con giravolta di Achane prima di guardare il field-goal di Sanders infilarsi tra i pali per il 10-0 Miami, un pedaggio accettato di ottimo grado se, di là, è Rozeboom ad intercettare in scattante anticipo - su Waddle - Tagovailoa, subito vendicato sì dal fumble Hand-Kyren Williams ricoperto da Fuller, ma anche sackato, con relativa persa recuperata, da Verse: non che i Rams incontrino un percorso di rigiocata meno accidentato, eccettuato il fatturato del battistrada Kupp comunque bastevole al field-goal del 3-10 che Karty bissa allo scadere del secondo quarto (6-10) grazie a Kyren Williams/Nacua, rimessi in pista da un nuovo sack, di Byron Young, a Tagovailoa. Gli stessi attaccanti gialloblu avviano allo stesso modo la ripresa, pur se con esiti diversi nel suo atto finale, il calcio out di Karty dalle 57, castigato da una travolgente progressione di Jonnu Smith che Tagovailoa completa stringendosi in touchdown dall'ultima yarda residua su Tyreek Hill (17-6 Dolphins), mentre Stafford non può non servirsi dei rinforzi propulsivi di Kupp, in affiancamento a Tyler Johnson/Nacua, per offrire almeno riscatto al piede di Karty (9-17). Punti che, però, non migliorano il copione difensivo dei Rams, sempre vulnerabili sulle accelerazioni da lontano di avversari sempre diversi - qui Mostert, al seguito di un 3rd e 3 di Achane -: il field-goal di Sanders, infatti, ristabilisce il +11 precedente (20-9 Dolphins) e così sarà, per Miami, anche contro le minatorie risposte ulteriori di Kupp/Nacua, tra il 12-20 di Karty e, via Beckham/Washington, il 23-12 Dolphins, da centrocampo, dello stesso Sanders. L.A., perciò, di nuovo a tiro di un possesso convertito, ne cerca il touchdown di riferimento con Stafford-Davis Allen (3rd e 10 da holding di Avila) e Nacua/Demarcus Robinson: a 39 secondi dal termine, però, meglio accontentarsi del quinto field-goal a bersaglio di Karty (15-23), ma pure salutare la rimonta quando Riley ferma l'onside-kick dell'estrema speranza. Vince Miami.
Fabrizio Mancini
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