Va bene come augurio-pronostico stagionale per Giants e Vikings un 'far meglio dello scorso campionato'? Convinzione che il proposito si realizzi sinceramente poche, senza lasciarsi condizionare dal risultato odierno, da qualunque parte esso volga: Minnesota, per il post-Cousins, fa lanciare Darnold che, per cominciare, becca però sack da Lawrence e quando, già il down successivo, si disfa dell'ovale di un 3rd e 16, vede Ham defraudato dal super-tackle di Andru Phillips, con Okereke a raccogliere il fumble. Peccato che per le forze dell'inconcludente Daniel Jones, per portare i suoi (Bellington/Singletary) a punti completi siano un'enormita anche le 20 yards rimanenti da lì alla mèta: il controsack di Van Ginkel alza infatti dalla panchina Gano per il 3-0 NY al piede, ma sfrena pure Aaron Jones, via da un 2nd e 17 con l'ausilio di una interferenza (il fallo, però, pare commetterlo Addison) di Adoree' Jackson e di larga corsa irresistibile in touchdown a battere facile McCloud (7-3 Vikings). Peggio si sentono i Giants quando Darnold applica i suoi schemi d'attacco in funzione di Chandler/Jefferson, il secondo riassistito dal breve sul 4th e 2 conclusivo del 14-3 Minnesota e Van Ginkel firma un bel sack a nocumento di Daniel Jones: un allenamento che si estende oltre l'intervallo con flag nocive (un facemask di Thibodeaux su un 3rd e 16) a rinnovare la premiata collaborazione newyorkese ad Aaron Jones e, smarcato dalle 21 nell'angolo del touchdown in barba al comodo arrivo contenitivo di Flott, Nailor (21-3 Vikings). Rookie chiama, rookie risponde (Nabers): Daniel Jones varca pure un 4th e 1 giusto giusto in anticipo sull'holding di Van Roten, prende più tardi sack dissolutore dal suo omonimo in gialloviola Patrick (field-goal ok di Gano, 6-21), ma soprattutto si fa leggere l'intento di un appoggio in orizzontale a Robinson intercettato/riportato in endzone da Van Ginkel. 28-6 Vikings.
Fabrizio Mancini
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