Belli tosti a Cincinnati, già dalla prima del dopo-Belichik, i nuovi Patriots di coach Jerod Mayo, con i Bengals che capiscono una volta di più quanto all'assenza di Tee Higgins non arriva a supplire neanche il duo Burrow-Chase, regolarmente arruolato. Il primo sack ospite, di Keion White, è un semi-fumble, l'attacco invece lo comanda Brissett, dividendosi tra Demario Douglas/Thornton, senza risparmiare un pensiero a Gibson per l'ultima run, nelle 5, di Stevenson, alle spalle del blocco di Layden Robinson (7-0 Pats). Burrow si inchina di nuovo alla splittata White/Bentley, transitando via Moss/Chase da un touchdown annullato per l'incompiutezza del pass all'assistenza vincente di Hudson, vincente sicuro senza il mostruoso tackle altezza endline di Dugger, che impenna palla in braccio a Marcus Jones: riparte perciò fortissimo Stevenson, poi un impunito colpo cattivo di Daxton Hill a Brissett fa scattare l'obbligato calcio a segno di Slye (10-0 Patriots) e al rientro dall'intervallo è addirittura lo snapper rossoblu Cardona a contrastare da fumble un punt-return al Jones dei Bengals, Charlie. Qui, dalle 24 in avanti, prova a far tutto Stevenson, field-goal finale escluso (ok Slye, 13-0 Pats), Burrow serve un drop a rischio-intercetto (Peppers) di Hudson mentre, un down dopo, Jonathan Jones vola famelico al collo di Iosivas proprio all'interno di un 4th e 2: è tuttavia una banale interferenza di Marco Wilson a ravvivare improvvisamente Moss/Chase assieme all'intera partita, tenuta in piedi anche dal review di annullamento di una persa in avanscoperta, contro Bentley/Jonathan Jones, di Burrow che, insistendo su Moss, spedisce a punti la run dell'ex Bills (7-13). Con Hooper (in tuffo), Henry e il field-goal di Slye ristabiliscono comunque un minimo di distanza di sicurezza i Patriots (16-7), ma l'ennesimo sack di Keion White attenua retroattivo l'entusiasmo di Burrow-Chase: McPherson ok nei pali dalle 51 per il 10-16, ma a Cincy non basta, pur con 6.14 ancora da giocare.
Fabrizio Mancini
Comments