Questa di Atlanta tra le partite di Minnesota che, ai tempi dell’infortunio di Jefferson, furono qualificate come alla portata dei Vikings anche se privi del loro t: nel frattempo, però, i gialloviola battono contropronostico perfino i 49ers, rimettono in ordine la media-classifica, perdono Cousins per l’intera stagione e oggi schierano da suo sostituto, primi due down offensivi a parte, l’immediatamente dopo prelevato da Arizona Joshua Dobbs. I Falcons, dalla loro, in campo per mantenersi sulla vetta della propria Division, con Heinicke da Hodge e Koo a scagliare tra i pali il 3-0 di un calcio non malvagio, visto l’intercetto alto sfiorato appena prima da Murphy: il vero avvio-match di Minnesota è di Mattison/Powell, Joseph pareggia di field-goal (3-3) e di là Jefferson interferisce falloso su un 4th e 4 altrimenti ben aperto da Patterson. Il safety-sack di Campbell nella endzone ospite è invece la malauguratissima presentazione di Dobbs (5-3 Atlanta), a numero minimo di convocazioni Pitts meglio del qui non troppo pericoloso duo Allgeier/Bijan Robinson per un secondo field-goal a segno di Koo (8-3 Falcons), con Dobbs ancora invischiato nei guai di un sack-fumble (Ebiketie) ricoperto da Carter fin su un’ultima yarda di campo-Vikings, che Atlanta allontana e ritrova mixando una falsa partenza di Lindstrom ai guadagni poveri del solo Jonnu Smith. Koo, perciò, torna al field-goal (11-3 Falcons), Akers corre lontano, mentre Dobbs smette di far regali, imbeccando Addison/Hockenson prima di smarcare dalle parti dell’angolo-touchdown più vicino Mattison (10-11): al rientro dall’intervallo, però, rieccolo l’ex Cardinals vittima di un nuovo sack-fumble da forzatura blindside di Onyemata, sottratto ai Vikings dal neo-Falcons Street, con un susseguente challenge di coach Smith inaccettato e perciò non lentitivo delle perdite del sack di Hicks (field-goal dentro di Koo, 14-10 Atlanta). Con il controcalcio di Joseph il parziale-punteggio rimane tuttavia invariato nonostante gli apporti oltremedia di Hockenson/Akers (13-14), anzi i blocchi di Dalman/Pruitt ne allargano le dimensioni spalancando al contempo la endzone alla catch and run di Jonnu Smith (21-13 Falcons) e Minnesota, a questo punto, aggrappandosi indomita alla run di Bijan Robinson (fumble/ricopertura di Evans), fa risalire nelle 20 avverse Hockenson/Mattison, coprendo infine nella run-touchdown di Dobbs, inarrestata da Elliss, lo spazio rimanente. Clamoroso, a seguire, il tuffo basso di conversione di Trishton Jackson (21-21) e allarmistico – per Atlanta – l’intercetto di Murphy, ma almeno limitato nelle sue conseguenze, sempre rispondenti ai nomi di Akers/Mattison, dal field-goal di Joseph (24-21 Minnesota): improvvisamente temibili, allora, come nelle loro giornate migliori, Bijan Robinson/Allgeier, con Dalman/Jefferson a bloccare l’affondo in endzone del secondo (28-24 Falcons), ma anche Addison in un pauroso stacco volante di presa lunga, la fuga di Dobbs (4th e 7) da un tentato sack di Dupree e Powell a stringersi in endzone sul 3rd corto della vittoria: 28-24 Vikings.
Fabrizio Mancini
Opmerkingen