Che bello il blu-Seattle indossato dai Seahawks per affrontare Cleveland al Lumen Field e che falcata quella di Kenneth Walker a scavare una traccia da 45 yards, mentre si arresta subito con cambio di direzione per il touchdown il dinamico taglio dello scrimmage, altezza 3, dell’ottimo undrafted rookie Bobo (7-0 Seattle). Nelle sue alte attuali condizioni di affidabilità eccovi allora un Amari Cooper in tuffo plastico, con la sgradita risposta del mirabile sack-fumble di Jordyn Brooks a P.J. Walker e, altezza 12, Geno Smith a scrollarsi via Okoronkwo per mirare in discesa su Lockett l’angolo lontano della endzone-Browns (14-0 Seattle). Strong scappa a sua volta senza ostacoli – 41 yards – e Njoku, ben smarcatosi al centro delle ultime 18 di casa, cade sì placcato da Jordan Love, ma ad endzone già raggiunta (7-14): individuato, intanto, da Geno Smith-Metcalf il sinistro come più vulnerabile della difesa-Browns, concedente in precedenza di un inopportuno offside (Hurst) simultaneo ad altra run-Seahawks di Charbonnet, il field-goal finale di Myers (17-7 Seahawks) è chiusura-drive nemmeno troppo sfavorevole per Cleveland, come confermano le buone riproposizioni di Cooper/Strong, non convalidate però dal mezzo drop di Njoku, inutilmente in tuffo di contesa per riscattare un intercetto ormai tutto di Woolen. Meno lodevole il 27 di coach Carroll quando disturba scorrettamente Cooper in azione da 4th down, subito malamente emulato da un Edwards parimenti a disagio nella vigilanza all’ex Cowboys: Hunt entra così spensierato in endzone dalla minima (14-17), poi Cleveland lascia troppo libera a Geno Smith la direzionalità frontale di un 4th e 2, ma si rifà presto intercettando Smith (Emerson) a secondo quarto, però, praticamente finito. Alla ripresa Walker ha Elijah Moore quale degna alternativa a Njoku/Cooper (Hopkins al piede fa conto pari a 17), Hurst intercetta la deviazione-Browns di passaggio che sospende in aria il 3rd e 6 Smith-Fant sbrigliando un super-Hunt fino al calcio-bis di Hopkins (20-17 Cleveland) e non cambia padrone un sack-fumble di Garrett: lo spunto di reazione di Seattle, all’intercetto di P.J. Walker, con Smith stavolta ok da Fant e il blocco di Metcalf a spianare a Nijgba l’ingresso in touchdown dalle 9 (24-20 Seahawks), decisivo in condivisione al sack finale di Darrell Taylor.
Fabrizio Mancini
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