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Fabrizio Mancini

NFL 2023 WEEK 8 - Packers 10 Vikings 24

E’ diventata squadra da qualche settimana Minnesota, più o meno da quando i Packers hanno smesso di esserlo: al Lambeau serve un altro indizio supplementare per la prova definitiva, ma soprattutto per pareggiare la media-classifica dei gialloviola. Cousins ne va in cerca assieme a Addison/Hockenson, rispediti però a casa tutti e tre dall’errore al field-goal di Joseph, con la difesa di Green Bay che, pur vedendosi confermata da un challenge la violenza non necessaria di Owens, recupera 10 yards di incompleto (ancora Cousins-Addison) per restituirne presto però altre 15 dopo il roughing di Eganabare: vola così snella in touchdown la run di Akers, vanamente abbracciato da Walker (7-0 Vikings) e Wonnum sacka Love, mentre Osborn/Addison danno mezzo campo o quasi di distacco ad una nuova flag-Packers (Rasul Douglas), così da portare appena sulle 25 il field-goal – buono – di Joseph (10-0 Minnesota). Qui il challenge di riferimento arride ai Vikings, appena beffati dalla ricopertura-fumble di Jenkins su un contatto Hunter-Aaron Jones, con il carico addizionale di una interferenza offensiva di Watson per indurre a sua volta GB ad un field-goal obbligato (Carlson dalle 30, 3-10): l’intervallo scatena a scatti ripetuti un ancora incontenibile Osborn, il resto lo fa Cousins raddoppiando un 4th e 1 e infilando basso in endzone da Hockenson il sibilante 3rd e goal del 17-3 Minnesota e Contro l’anche oggi smarritissimo Love, è fin troppo facile l’intervento di intercetto che Metellus riporta giù per 43 yards, come implacabile il taglio-touchdown di Addison su Booth al millimetrico pass d’incrocio stretto di Cousins (24-3 Vikings). Prende il via dal ritorno di Nixon una rivalsa-Packers che, attraverso Reed/Dillon, ritempra perfino il suddetto Love, sulla cui traiettoria corta da 4th down per Doubs, giunge fuori tempo l’opposizione di Evans (10-24): quanto a ritorni il diretto di Chandler da una endzone all’altra ucciderebbe del tutto la partita, tenuta invece in piedi sia dall’holding di Pace che da Hockenson/Powell, con il surplus del miliardesimo fallo di Green Bay (Gary). I sack ampiamente retroscrimmage di Preston Smith/Clark rompono poi il tendine d'Achille di Cousins (stagione finita), condizionando senz’altro il field-goal di Joseph, respinto da Brooks e recuperato da Owens, perdonata viceversa dagli arbitri la spinta – leggerina – di Murphy a Reed e assolutamente super l’anticipo altezza endline di Bynum a Doubs (4th e 5). L’impeto aggressivo di Preston Smith, con sack-fumble, non ha pietà nemmeno del rookie Jaren Hall, vendicato subito da Wonnum/Phillips, ma soprattutto dallo Smith ospite, Harrison, che atterra Love a una yarda dallo scadere di un 4th down fondamentale: vince Minnesota.

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