Game 2 stagionale contro Washington per Philadelphia, la squadra più ostica finora affrontata dalla prima classificata di NFC, anche più di coloro – i Jets – che gli Eagles sono stati gli unici a battere. Butler, avvicinando l’intercetto basso di un 3rd e 3, arringa la run di Brian Robinson, poi McLaurin aziona fantastico le ali acquisendo in touchdown il 7-0 Commanders di Howell dalle 26 e per Hurts c’è il supporto certo di DeVonta Smith/A.J. Brown, oltre il possibile del quale c’è solo il field-goal da metacampo di Elliott. Il conto fa 3-7, una riduzione-score che non spaventa tuttavia Logan Thomas, anche nel computo di un suo successivo blocco scorretto, vista la scioltezza del taglio di Dotson sull’esterno appena strettogli da Howell in touchdown altezza 21 (2nd e 16, 14-3 Washington). Di là A.J. Brown non pare davero conoscere anche solo mezze giornate di scarso rendimento, nelle proprie 5 Curl si interpone dunque retroscrimmage (con fumble, ricopre Mathis) allo scatto di Gainwell, che Bradberry assolve mandando a monte la ricezione da 4th e 1 di McLaurin ed ecco allora Hurts invertire nell’ordine DeVonta Smith con - 1st e 10 nel primo angolo della endzone – A.J. Brown (10-14). Howell, invece, al traino di Gibson/Crowder, si serve di Dotson per il field-goal di Slye, costretto a calciare dalle 61 dopo la falsa partenza di Paul (17-10 Commanders) e Phila sfoggia Swift di rientro dall’intervallo, trasmigrando sull’ultima yarda quando St-Juste interferisce falloso su un 4th e 3 diretto a A.J. Brown: qui Fuller protegge l’ingresso alla endzone dallo sneak di Hurts, ma l’intentional grounding di Howell lo riabilita nell’esecuzione di un altro 4th medio (DeVonta Smith), figlio legittimo dell’ultimo 3rd e 7 che A.J. Brown, spostando furbesco Forbes, afferra in touchdown 25 yards più avanti (17-17). Commanders, tuttavia, ancora temerari tra il mestiere di Crowder e il carattere di Logan Thomas, in tuffo perfetto da 3rd e goal al centro della endzone (24-17 Washington), eppure con sempre più patemi nel vedersela dai deturpanti A.J. Brown/DeVonta Smith (Hurts sul secondo dalle 38 alle spalle di Fuller, 24-24) e nel limbo del primo, possibile svantaggio di partita al momento dell’intercetto di Blankenship a Howell ritornato sulle 7 per il centrale vincente Hurts-Julio Jones (31-24 Eagles). Il sack-fumble di Reddick – palla di Wylie – peggiora l’ulteriormente peggiorabile prima dello snap fulmineo da 3rd e 1 depositato in endzone da Swift sul blocco di Goedert (38-24 Phila) e, se sconfitta-Commanders proprio pare debba essere, che sia almeno di equa misura: è l’ultimo proposito di Gibson/McLaurin, realizzato dalla mirabolante acrobazia in touchdown di Crowder da bel fendente di Howell. 38-31 Eagles.
Fabrizio Mancini
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