Non hanno giocato la settimana scorsa, osservando il bye annuale, i Chargers: rieccoli dunque al SoFi, contro dei Cowboys ancora frastornati dalla sveglia di San Francisco, riposati e con il ritorno di un Ekeler che, per come si lascia yards a manciate alle spalle di una catch and run, pare aver giocato solo ieri la sua ultima partita. Ad impossessarsi in endzone dell’esterno basso di Herbert c’è Keenan Allen (7-0 Chargers), Prescott punta invece un ambo sulla ruota di Lamb quindi, simulando con Pollard un handoff da 4th e 1, buca lui stesso le ultime 18 centrali sorprendendo implacabilmente James (7-7). Già poco dopo, però, congiunture diversamente propizie per il quarterback dei Cowboys, sackato da Fox e male accontentato da Gallup in un drop da 3rd e 6 con almeno un paio di potenziali intercettatori-Chargers nei dintorni: più accondiscendenti nei suoi confronti Lamb/Pollard, soprattutto se ad aggravante di un roughing di James, non come Mack/Marlowe che ne aspettano l’avanzata (respinta) sullo scrimmage di un 4th e 1 di parecchio interno alla redzone losangelina. Quando a Gallup riesce poi un millimetrico inoltro-down oltre il limite delle 40 avversarie la legge delle due flag corrispettive nel medesimo drive, punendo l’ultima (ancora James) a secondo quarto quasi finito, premia Dallas con il field-goal di Aubrey dalle 32 (10-7). Al rientro dagli spogliatoi L.A. si riaffida alla freschezza – in calo – di Ekeler, danno di più Parham/Allen e sarebbe da touchdown il tuffo di Palmer (4th e goal) se davanti a lui Bland non lo emulasse in una gran parata d’anticipo: da quelle stesse parti, peraltro, Fox sacka ancora Prescott, con Herbert-Allen mattatori in un altro paio di contatti alternati, non meritevoli di andar buttati via nei rischi di un nuovo 4th down. Così Dicker pareggia al piede da vicino (10-10), ma Pollard, sbrindellando il molle placcaggio verticale di Michael Davis, galoppa regale fin sulle 16-Chargers, mentre il metro e ottanta circa di Cooks giganteggia nella cattura in endzone del 2nd e goal di Prescott (17-10 Cowboys). Bland sempre in agguato, pur se qua piuttosto sfortunato nelle mire d’intercetto ad un 3rd e 10 di Herbert mancato da Palmer che, se formalizzato, avrebbe evitato agli arbitri l’ignominiosa figura di un fallo di Ja’Sir Taylor macroscopico quanto decisivo per la ripresa-fumble – pure via challenge – dei Chargers (Ogbongbemiga) su azione di punt-return. Grazie soprattutto all’interferenza di Gilmore, Herbert se ne giova con l’esterno corto in touchdown per Palmer (4th e goal, 17-17), Prescott-Cooks – 3rd e 9 – mandano però di traverso a L.A. la gioia di un secondo challenge indovinato e Dallas vince nei numeri per il field-goal di Aubrey dalle 39 (20-17), solidificato dalla sostanza di un super-sack di Parsons, più rilevante dell’intercetto finale di Gilmore.
Fabrizio Mancini
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