Durissima giocare e rendere meglio dell’1-4 attuale per non meno di un mese senza Justin Jefferson: calendario prossimo, però, non proibitivo per Minnesota, cominciando già da Chicago, in una partita divertente perchè piena di episodi imprevedibili, che i Vikings aprono di sack (Wonnum, botta stordente a Fields) riproponendosi dopo il bis di Hunter con Addison e lo stralcio preciso di un 4th e 1 (Cousins) per il field-goal del 3-0 di Joseph. Più frenetici, nel senso migliore del termine, gli attacchi dei Bears: mancando Herbert, D.J. Moore media tra Velus Jones/Darrynton Evans, ma finisce al calcio lo stesso (Santos dalle 22, 3-3), come sulla controffensiva di Minnesota per lo sbilanciamento nei rendimenti, a vantaggio del secondo, di Mattison/Osborn. Joseph segna dunque al piede il 6-3 Vikings, Tonyan raccatta una palla-fumble sottratta a Foreman dal tackle alle caviglie di Akayleb Evans, ma il violento scontro-blindisde Brisker-Cousins libera prestissimo un’altra persa che Akers liscia per la ricopertura appena out di T.J. Edwards. Altrettanto rapidamente Fields-Mooney, con il field-goal di Santos a cesello finale, stemperano il rammarico dei Bears in un 6-6 che trema in bilico tra una toccata-fumble di T.J. Edwards (riprende Edmunds) e il corrispondente della deviazione di Hunter ad impennare un 3rd e 2 per l’intercetto-Vikings di Hicks. Cousins qui si spinge quasi all’esaurimento delle energie di un instancabile Hockenson, poi inquadra preciso dalle 10 Addison proprio in fondo alla endzone: in tutto fa 12-6 Minnesota (Rasheem Green ribatte l’extrapoint di Joseph), con Fields vittima infortunata post-intervallo di un sack-fumble di Hunter e Metellus a battezzare solennemente con medesimo rito il vice-debuttante Bagent per l’aggravante del ritorno-touchdown di Hicks dalle 42 (19-6 Vikings). Il ragazzo, tuttavia, non crolla, pur se, di lì a due minuti, andrà lungo, ma incompleto da Tyler Scott oltre il laterale di un 4th e 3: Joseph, infatti, maledicendo l’holding di Hockenson che gli fa calciare 57 yards di field-goal, sbaglia il tiro e Moore/Tonyan accompagnano così Bagent fino allo sneak del -6 (13-19), con addirittura l’occasione-drive del sorpasso gestita in prevalenza da Foreman/Scott, fino almeno all’intercetto di Murphy nelle 10 di Minnesota. Vincono i Vikings.
Fabrizio Mancini
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