L’impatto ambientale dell’Heinz Field di Pittsburgh unito al carattere-Steelers di chi gioca per non far volar via i Ravens in testa alla classifica: prevedibile battaglia di nervi ed esperienza, non imposterebbe altrimenti tutto un drive Lamar Jackson sulle capacità ricevitrici di Agholor per poi chiedergli pure il blocco buono alla run-touchdown di Justice Hill dalle 14 (7-0 Ravens). Un vantaggio che già ammorbidisce inevitabilmente ai rookie come Flowers il peso dell’ovale, non sbagliano altresì i più rodati Andrews/Beckham, tantomeno Tucker al calcio del 10-0 Baltimore, mentre fanno fragore il sack dell’ex Maulet a Pickett e, ancor di più, la catch and run di Hill disarcionata da Ogunjobi con ripresa-fumble di Kazee, dalla quale però per Pittsburgh sa farsi avanti sul serio il solo Pickens. Boswell, perciò, deve tirare a sua volta al piede (3-10) e Andrews si rimette alle dipendenze di Lamar Jackson che, in fuga da due Steelers, pesca poi in corsa Flowers sulle 31, prima di reindividuarlo, ma incompleto, su un 4th e 2 complicato dall’attacco difensivo di Holcomb, una piccola scintilla di inizialmente non fortunata riscossa-Steelers, con palla-fumble out Sullivan-Agholor e duro sack alle caviglie di Alexander allo stesso Jackson. Ben altro impulso reazionario Pittsburgh lo avrà da Killebrew che, con mano d’acciaio, ribatte in endzone per la ricopertura in tuffo di Rodney Williams, il punt di Stout (5-10) e, almeno per un parziale riavvicinamento da field-goal (Boswell dalle 25, 8-10), la focosità di Warren sembrava non aspettare altro: di là Flowers scivola invece da ultimo uomo su un altrimenti comodo 1st e 10 lungo di Lamar Jackson, esce a 7 yards da touchdown il pallone della riportata di Seymour da un fumble Moon-Olszewski e Porter intercetta in endzone la lentissima parabola del lob da 3rd e goal di Jackson per Beckham. Steelers ormai con la bava alla bocca: a Warren si accosta Robinson, il 2nd e 9 Pickett-Pickens scavalca Humphrey e quasi mezzo campo intero (14-10 Pittsburgh), tutt’altra cosa in azione di conversione l’anticipo acrobatico di Hamilton su Boykin, ma dalla toccata-blindside da fumble di Highsmith a Jackson T.J. Watt ritorna palla sulle 18 lasciandone 42 al field-goal di Boswell (17-10 Steelers). A 15 secondi dal termine non disapprovabile una flag contro Peterson come motivazione del drop da 3rd e 7 di Duvernay, Watt chiude comunque la rimonta giallonera sackando Lamar Jackson: vince Pittsburgh.
Fabrizio Mancini
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