Patriots di obbligatorio affidamento ai Santi di New Orleans per risorgere: una preghiera, al Gillette di Foxboro, intonata dal sack di Bentley a Carr, Granderson investe però Mac Jones nella fase ultima di un pass che, anzichè Stevenson, raggiunge Mathieu per un ritorno in touchdown dalle 27 di New England (7-0 Saints). Un -15 yards di violenza non necessaria (Lattimore) è gentile donazione aggiuntiva, pure controfirmata dal rigetto di un challenge ospite, al 3rd e 7 allargato a 24 da Douglas, ma non avvalorata dal field-goal – fuori – di Ryland: Carr, di contro, si fa accompagnare fuori dal guado di una falsa partenza di Ruiz da Hill/Thomas, la run di Kamara spazza la endline-Patriots dal modesto ingombro di Barmore (14-0 New Orleans) e Kendre Miller, allettato dall’atmosfera, entra di preminenza nel discorso, chiuso centralmente in fondo alla endzone dal 2nd e goal Carr-Olave (21-0 Saints). Adebo, addirittura, arriva quasi a trattenere, alto più di Parker, l’intercetto di un 3rd e 8 di Mac Jones, sorpreso alla ripresa post-intervallo - come Stevenson - da uno snap-fumble riagguantato da Jordan e appena parzialmente mitigato nei suoi possibili sviluppi tragici dal sack di Bryant: per NO, infatti, scatta solo l’autorizzazione al field-goal di Grupe dalle 54 (24-0 Saints), con Shepherd intempestivo di un nonnulla nel tuffo di intercetto di un 3rd e 3 di Mac Jones mezzo impattato da Roach. Compensa comunque gli ospiti un gran tackle basso di Howden, la leva che catapulta via la palla dalle mani di Montgomery in quelle di Werner: Carr, così, impiegati per le 6 avversarie Miller/Kamara, si collega di sottomano all’incrocio-touchdown di Moreau (31-0 Saints), una run di Stevenson sfiora a malapena lo scrimmage del 4th e 1 controllato da Demario Davis, mentre Olave, proprio in angolo-endzone, perde proprio in angolo-endzone la palla di un 3rd e 7 dalle 30. Ad insaccare il 34-0 Saints il field-goal di Grupe, Patriots nel buio dell’abisso più nero.
Fabrizio Mancini
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