Buccaneers di riposo e le altre tre della NFC South a giocare tutte fuori Division, con Saints e Panthers ospiti di campi difficili: Carolina soprattutto, che a Detroit più di mandare sprecato a coach Campbell un challenge di annullamento di un 3rd e 12 Young-Chark non riesce, mentre Goff inizia presto ad insaccare yards tra Reynolds/Marvin Jones per poi accostarsi a Montgomery per le 42 della maxi-run esterna del 7-0 Lions. Basta l’inquietante vicinanza di Hutchinson, quindi, perchè Young gli tiri contro un intercetto altezza 26-Panthers, qui il braccio di Goff allarga quasi al max da LaPorta un 3rd e goal d’angolo (14-0 Detroit), Thielen rischiara almeno di un minimo il mood già malinconico di Carolina, incitando Shenault in due reverse di fila e Tremble a stringersi centrale sul 3rd e goal corto del 7-14. La corsa di Sanders, viceversa, si smarrisce nella giungla delle linee-Lions, Will Harris ne esce con una palla-fumble conservata di 4th e 1 da Montgomery, lavorata da Goff su Reynolds (3rd e 6) e accentrata in endzone per la presa monomano di Reynolds (21-7 Detroit), con Jacobs a riportare in diagonale il secondo intercetto a Young: sulle 31-Panthers Goff trasferisce così in touchdown da LaPorta un precedente scambio doppio Montgomery/Marvin Jones (28-7 Lions), Hurst/Thielen espandono un kick-return di Fox - field-goal ok di Pineiro, 10-28 -, ma con il Montgomery odierno non è una grana per Detroit l’eliminazione del 2nd e 18 da sack di Henderson, da cui l’ultimo sneak-touchdown di Goff (35-10 Lions). Di là ci si impegna Hubbard a posticipare la resa di Carolina, il roughing di Charles Harris aiuta Young, finalmente positivo nel fendente in endzone su Chark dalle 18 tra Sutton/Walker (17-35), ma le run di Reynolds con slalom conclusivo sul blocco di Ragnow ristabiliscono lo score sul +25 Detroit (42-17), caparbiamente riaccorciato da Thomas/Hubbard: Thielen, in tempo utile, allunga alfine oltre il paletto d’angolo il 4th e goal esterno di Young. 42-24 Lions.
Fabrizio Mancini
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