Dopo un turno con partite equilibrate solo nei nomi delle squadre rivali eccoci al Thursday Night meno invitante del 2023 e già visto a stadi invertiti un anno fa: Commanders-Bears è tra l’altro partita dal vincitore quasi assodato, e non certo quello – Chicago – che parte meglio, con Fields a sbracciare doppio da D.J. Moore per 78 yards, le ultime 20 discese dal cielo di Washington oltre i caschi degli imbambolati Fuller/Butler (7-0 Bears). La lunga scollinata di Herbert tocca quindi le 13-Commanders dove, fronteggiato da Payne, Kmet trattiene un fumble per la correzione al piede di Santos (10-0 Chicago) e Fields si divide un altro mezzo campo esatto di profitti con D.J. Moore che, alla chiusa dell’ultimo 3rd e 6 altezza 11 – batte di nuovo Fuller sul traguardo-touchdown: Howell, invece, deve accontentarsi di ricavati assai più magri (Dotson/Logan Thomas), ma anche ringraziare il ritardo nel tuffo d’intercetto di Edwards dopo la deviazione di Justin Jones ad un suo 3rd e 4. Per i Commanders segna così di field-goal Slye (3-17), con Kmet e trapassando un 4th e 1 Fields incarica Santos di ripristinare il parziale precedente (20-3 Bears) anche dilatato, a seguito del fulminante intercetto di Stroman da una nuova, inarrestata run di Herbert, cui Kmet provvede a dar pregio unendosi in touchdown al 1st e goal corto di Fields (27-3 Chicago). Washington deve per forza tornare dall’intervallo munita di sporte più capienti, nelle quali Brian Robinson/Gibson e un’interferenza in endzone rirescono ad accumulare presto scorte da doppia cifra: Howell va secco sul breve da Logan Thomas per scattare ok di conversione assorbendo al contempo il tackle arretrato di Stroman (11-27), ma proprio Thomas non resiste ad uno strattone con ricopertura-fumble di Terell Smith, tuttavia ricomposta a proprio vantaggio di sack – Allen - da Washington. Qui non bastano Gibson/Dotson per mostrare a Howell il fondo dell’attacco-Commanders (field-goal di Slye, 14-27), all’opposto D.J. Moore vola con la palla e il rammarico del pestaggio della linea laterale altezza 31 di casa, lo consola il calcio dentro di Santos (30-14 Bears) ma Howell, attraverso Crowder/Dyami Brown, riaccede alle 5 di Chicago tagliando infine fuori Hicks (3rd e goal) per il touchdown del 20-30 di Curtis Samuel, un -10 che tale resta quando un sack di Dominque Robinson/Dexter splitta la susseguente conversione. Terreno praticabile solo per il terzo field-goal di Slye (23-30) conteggiando il drop da 3rd e 15 di Gibson, Thomas/McLaurin lo rimontano al sack di Ngakoue, l’ennesima bucata di Fuller al 3rd e 2 largo di Fields spalanca a D.J. Moore altre 56 yards - 230 le totali personali e 3 touchdown - di strada vuota (37-23 Bears), mentre un ridottissimo 4th e 18 corto Howell-Turner lascia a Blasingame l’incombenza di spuntare 2/3 di down al field-goal finale di Santos. 40-20 Chicago.
Fabrizio Mancini
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