Contro gli Steelers sono i Texans a sembrare gli Steelers e comincia a dare profitti la doppia chiamata altissima di Houston all’ultimo Draft: immediatamente performante Will Anderson, comincia ora a farsi risolutivo pure C.J. Stroud, con Pierce e il taglio-touchdown di Nico Collins ad impallare in endzone Levi Wallace su un 2nd e goal centrale dalla corta (7-0 Texans). Eccolo Anderson colpire irruento ma regolare Pickett, sackato quindi da Hughes e intercettato con ritorno sostanzioso da Nelson: l’affiancamento di Dell/Woods a Pierce provoca il field-goal (dentro, 10-0 Houston) di Fairbairn, che l’utilità in campo lungo di Schultz chiamerà presto al bis altezza 38 (13-0 Texans). Una chiara supremazia che ha il suo bello nella varietà del gioco rossoblu: Nico Collins punto fisso, a rotazione tutti gli altri, da Pierce a Singletary e fa niente se di tanto in tanto Stroud fa cadere a terra un 4th corto per Beck, tanto a rimediare anche ad un intercetto di Griffin annullato per fallo offensivo provvedono l’intercetto di Greenard e proprio l’immarcabile Collins, con field-goal di Fairbairn a chiudere sul 16-0 Texans il primo tempo. Al rientro qualcuno che prova a risollevare Pittsburgh c’è – Najee Harris/Austin -, ma in statistica ci va solo il calcio di Boswell (3-16), ribadito tra i pali dalle 23 quando Pickett usa il primo pure in ricezioni da controscatto, ricoprendo a seguire un tackle-fumble di Pitre e, di nuovo sackato da Greenard, lasciare infortunato l’NRG Stadium: Pierce/Collins oltre un 1st e 17 da holding di Green, Singletary accede alle 6-Steelers e si appoggia in endzone - da quarterback - a Schultz (23-6 Houston). Cambia ruolo per un down pure Nico Collins recuperando un fumble Benton-Boone e sfuggendo infine a Peterson lungo le 52 yards del 3rd e 7 esterno di Stroud, terminale solo in termini di tempistica: 30-6 Texans.
Fabrizio Mancini
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