Beate le prime due vittorie di Wasington su Arizona e Denver, visto che il successivo binomio Bills-Eagles ammazzerebbe chiunque: e infatti, già macinati in casa da Buffalo, ecco i Commanders a Philadelphia con un Howell oggi molto più funzionante in connessione doppia con McLaurin per il passaggio di un 4th e 1 (Brian Robinson) e, ultima yarda, l’handoff da taglio-scrimmage di Samuel (7-0 Washington). Eagles, dalla loro, la consueta garanzia nei recuperi immediati di svantaggi subitanei, epidosodici e non: qui DeVonta Smith/A.J. Brown devono pure provvedere a riassestare una falsa partenza di Dickerson, il facemask di St-Juste è nocivo sia al sack di Curl a Hurts che all’ubicazione di partenza della spensierata run-touchdown di Swift sul blocco di Mailata (7-7). Howell, però, servendosi di Gibson/McLaurin oltre che a sua volta, di un paio di flag (Nolan Smith/Edmunds), reindirizza Washington sulla strada di una sudatissima endzone, dove è McLaurin a ricoprire definitivamente la palla del 14-7 Commanders, scippata provvisoriamente a Robinson da Morrow, più essenziale poi in un successivo sack pareggiato a seguire da Chase Young. Quando Sweat tira giù Howell, la conferma delle angustie di Phila, Dyami Brown gli ha già steso sulle 21 un 3rd e 4 da 35 yards e Bradberry interferito falloso contro Samuel (field-goal di Slye, 17-7 Washington), Hurts tuttavia sa come triplicare un 4th e 1 alzando per DeVonta Smith l’ovale di una ricezione fenomenale: Elliott imbuca al piede il 10-17, avvicinando quindi ancora un pò Philadelphia (13-17 dalle 47) al rientro dell’intervallo più di quanto non riesca Swift, ma il drop di Dotson che sposa l’holding di Jamin Davis strascica Forrest a inseguire la progressione trasversale di A.J. Brown fino al touchdown, mentre Zaccheaus pensa a bloccare Forbes, Gainwell infila quindi la conversione del 21-17 Eagles e Morrow, di sack, entra con intenti distruttivi su Howell. Altri segni di una positiva rotta perduta Washington li legge nel tuffo ok di Goedert, oltre che in una interferenza di Fuller assorbita dalla ripresa di Lane Johnson al fumble di Gainwell per il 3 su e 3 di Elliott al calcio (24-17 Phila), Gibson/Samuel ricaricano però ai Commanders una ritrovata sveglia che suona in contemporanea alla run di Robinson dalle 15 (24-24) e Hurts varca le 30 con Zaccheaus/Swift scagliando da lì un esterno a scendere da A.J. Brown (31-24 Eagles). Il sack di Morrow, sempre lui, non è l’ultimo ostacolo prima che nella classifica di Philadelphia luccichi uno scintillante, soffertissimo 4-0: un assunto contestato da Howell con Dyami Brown (4th e 2) e le mani in questa fattispecie non incerte di Dotson (31-31), l’overtime più dell’accesso forzato di Hurts ad un 4th e 1 lo vince la misura millimetrica con cui Swift distanzia l’ultimo limite di un 2nd e 11. Poi, certo, per la vittoria Elliott dovrebbe centrare i pali dalle 54, ma tranquilli, lo fa: 34-31 Eagles.
Fabrizio Mancini
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