Incerta come da pronostico prepartita Vikings-Chargers – 0 vittorie per entrambe fino ad ora - già dalla metà del primo quarto, quando Hockenson perde con Gilman la contesa fumble-ricopertura di un 3rd e 8, con Herbert ad esplorare senza rischi le strade sicure pattugliate da Allen/Mike Williams: Blackmon, peraltro, non vigila su Parham (7-0 L.A.), è viceversa puntiglioso il sack di Bosa a Cousins, pronto dalla sua a rifarsi su Jefferson e di corto centrale piantato in endzone dal tuffo di Oliver (7-7). Minnesota non perde tempo neanche nella restituzione della persa precedente, che Hicks ruba a Parham, ancora Gilman – qui di spalla a Nick Williams – chiede immediato contro-risarcimento (ma il challenge dice no) a Mattison: Joseph accontenta i Vikings tra i pali del 10-7 Minny, Herbert aggiunge un terzo asso (Everett) ad Allen/Mike Williams, distribuendo poi 30 yards di opposta profondità tra Palmer e – 14-10 Chargers – Parham. Minnesota contesta quindi un favoloso aggancio rasoerba di Mike Williams – altro challenge, altro rifiuto -: la grazia le arriva dal field-goal out di Dicker, non da Keenan Allen però, prima infallibile ricevitore sul profondo, quindi quarterback per un down alzato da centrocampo, oltre Theo Jackson, a Mike Williams (21-10 L.A.), di là l’avventura podistica di Cousins incontra invece un gradito holding di complemento di Michael Davis seguito dalla catch and run di Osborn, che non solo afferra un 4th 6, ma lo schiaccia anche in touchdown saltando Samuel (17-21). Non cambia la sostanza successiva la toccata-fumble di Hunter salvata da Herbert: Addison, infatti, cancella in serie un holding offensivo di O’Neill, Jefferson taglia poi un 2nd e 14 a Cousins per strappare dalle 48 fino alla endzone (24-21 Minnesota) ed esce lateralmente l’ovale di un fumble Harrison Smith-Everett, con lo sfortunatamente tentato intercetto di Evans ad accomodare il 28-24 Chargers nei guanti di Palmer. Qui sono i Vikings a perdonare loro malgrado l’irruenza avversaria di Layne rimbalzando (anzichè calciare un semplice field-goal) sul 4th e 2 di Cousins interdetto alla cattura di Jefferson – comunque flaggato a sua volta - dall’anticipo di Michael Davis: come volevasi dimostrare Bullard si riappropria dell’attacco respingendo Kelley sullo scrimmage di un 4th e 1, ma sia Jefferson – oscurato da Samuel – che Hockenson non trattengono a Cousins due esterni-touchdown, il secondo dei quali intercettato al volo da Murray. Vittoria Chargers.
Fabrizio Mancini
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