Si infortuna proprio nel prequel della partita di conferma delle prime vere cose buone fatte vedere da Bryce Young nel finale del match precedente: Carolina comunque a Seattle in mani discrete (Andy Dalton), come all’altezza del suo nome Thielen, in tuffo esterno di 3rd e 6 con il surplus di un roughing-Seahawks di Love che, poco dopo, Mafe riporta alla normalità sackando regolare il succitato Dalton. 3-0 Panthers per il field-goal ok di Pineiro, di là Kenneth Walker si tuffa oltre I centimetri sovrastanti lo scrimmage di un 4th e 1, ma anche qua la differenza ai fini di un controcalcio a bersaglio di Myers (3-3) è di una flag (Houston). Addosso a Dalton ci arrivano stavolta in contempranea Brooks/Jerrick Reed, Seattle avanza allora grazie ai soli Smith-Metcalf prima di rimanere isolata dall’holding di Evan Brown frammisto al sack di Burns (riecco Myers al piede, 6-3 Seahawks): accompagnata invece dalla colonna sonora di una musica assai migliore arremba incontrastata la run di Kenneth Walker, bastevole per riportare Myers sulla rampa del suo terzo field-goal di giornata (9-3 Seattle), impegnato in ugualmente dominante specialità Sanders si fa male – ma rientrerà - al contatto finale con Witherspoon, con Love ad anticipare troppo il tackle di prevenzione alla finta di Chark sul 3rd e 10 esterno di Dalton dalle 47 (10-9 Panthers). Dietro, viceversa, Carolina scatta parimenti decisa nell’intercetto basso di Deion Jones a Geno Smith, più complicata la replica, tra una falsa partenza di Ekwonu e le inutili lamentele di Thielen a proposito di un fallo di Burns: così Pineiro inoltra tra i pali il 13-9 Panthers, Lockett socializza con Metcalf per le 19 e Myers sigla il suo 4/4 da 3 in un solo tempo di gioco (12-13). La premessa di Seattle per una seconda parte a marce diverse, pur se magari non proprio subitissimo: l’occhio di Metcalf salva un 1st e 10 tirato via in un mare di rischi da Smith e alla long-run di Walker segue il quinto field-goal di Myers (15-13 Seattle), mentre la ricezione di Chark sulle 36 di casa è talmente impossibile che coach Carroll ci brucia pure un challenge, ripagato al massimo però dall’errore al piede di Pineiro. Riecco perciò super-Walker, più coriaceo – con Fant - di una doppia flag e strisciante in endzone di sprint corto sotto l’ultima linea-Panthers (22-13 Seahawks): ad ogni modo Chark/Thielen sanno sempre come rinvigorire Carolina (assieme ad una interferenza di Witherspoon), Sanders precipita pure di minima in touchdown (20-22), ma spunta non invitato Charbonnet che, assumendo per un drive le sembianze di Walker, lascia a quello vero la volata esterna di congedo (29-20 Seattle). Il sack da 4th down di Reed è spia di resa nei Panthers, scompaginati nelle loro 30 da un eternamente clamoroso Kenneth Walker per l’alzata centrale di Smith a Bobo e, di conversione, una sua imbucata larga in arretramento diretta a Lockett (37-20 Seahawks). Divario bugiardo per Carolina e almeno riducibile, nei limiti, da Sanders/Marshall, ma l’ultimo taglio di Thielen in touchdown non migliora comunque la classifica ospite. 37-27 Seattle.
Fabrizio Mancini
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