Due sconfitte di Denver nelle prime due per tre beffardi punti totali di margine: Broncos, oggi, pur con l’importante rientro di Jeudy, in una trasferta a Miami proibitiva se affrontata senza una corda bella resistente alla quale legare lo strapotente - ma, si vedrà non l'unico - Tyreek Hill, subito in touchdown a staccare di netto Turner-Yell lungo le 54 yards del 1st e 10 del 7-0 Dolphins di Tagovailoa. Gli scrolloni sul profondo di Achane/Mostert, a seguire, concedono all’ex Chiefs un drive di quasi riposo, il primo esce esterno dalle 8 alla endzone sui blocchi di Berrios/Armstead (14-0 Miami), mentre i Broncos arrivano a loro volta in fondo con Jeudy/Javonte Williams: da fuori tasca perfetta l’inquadratura da 3rd e 6 di Wilso per Sutton (7-14), con Tagovailoa che allora ricicla Hill, riazzerando quindi una invalida run-touchdown di Achane (holding di Connor Williams) nel pass sottomano di ingresso qui regolamentare alla (ri)progressione sul breve dello stesso rookie di casa (21-7 Dolphins). Di là il repertorio offensivo di Wilson, fonda su tecniche personali diversissime quanto, ancora, parimenti efficenti: belli il lungo su Mims e l’esterno dalle 7 imbracciato in touchdown da Sutton, in contemporanea però ad un fallo di Brandon Johnson, l’amara anticipazione del field-goal di Lutz (10-21), con Denver che, cercando di ritrovare la scia avversaria, ferma Ingold sullo scrimmage di un 4th e 1 (Bonitto/Singleton). McGlinchey fa però falsa partenza immediata, Tagovailoa arma Hill/Cracraft per le 35-Broncos, preparando così una stroncante penetrazione esterna di Mostert (28-10 Miami), quindi Van Ginkel ritorna nelle 5 opposte una palla-fumble scivolata, al contatto di Holland, dalle mani di Sutton: più agevole, nella sua brevità, qui, lo sprint-touchdown di Mostert (35-10 Dolphins), Wilson prova così a riaccasarsi da Mims, ma un’altra flag contro Brandon Johnson gli rispedisce indietro il secondo touchdown annullato (Jeudy) ai Broncos, anche stavolta perciò a bersaglio solo al piede (Lutz, dalle 25: 13-35) e aggrediti al rientro dall’intervallo dalla superba reverse di Achane completata da vicinissimo, squarciando lo spazio tra Cooper/Turner-Yell, dall’ingiocabile Mostert (42-13 Dolphins). Sutton non avrebbe ancora intenzione di cedere, ma Holland lo prova seriamente quando gli rovescia a terra un altro fumble ripreso da Kohou: Achane/Hill peraltro mica li sa fermare qualcuno, peggio è se parliamo di Mostert, via largo di catch and run a Drew Sanders/Bassey sul blocco dell’altro Hill di Miami, Julian (49-13 Dolphins. In più Hand tiene in vita per l’intercetto di Ogbah l’idea di un centrale di Wilson neanche partito, contrariamente all’ennesimo guizzo indisturbato di Achane, smarcato da una nuova smistata di Tagovailoa (56-13 Miami) al cui sostituto, Mike White, infine, Robbie Chosen - che una volta si chiamava Anderson - agguanta altre 68 yards di sbracciata scavalcando e seminando Surtain (63-13 Dolphins). Mims, a tal proposito, riporta da destra a sinistra e per quasi tutto l’HardRock Stadium il kick di rimessa di Jason Sanders (20-63), Achane ne defalca in abbondanza oltre mezzo opposto tra gli ormai impalpabili fantasmi in maglia-Broncos: Miami vince 70-20 e batte ogni record-punti nella storia della franchigia.
Fabrizio Mancini
NFL 2023 WEEK 3 - Dolphins 70 Broncos 20
Aggiornamento: 29 set 2023
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