Alla fine non alla portata neanche dei Rams San Francisco, ma al SoFi McCaffrey e compagnia non tiranneggiano affatto gli avversari con la prepotenza di domenica scorsa a Pittsburgh, avversari tutt’altro che da subito manifestamente inferiori come gli Steelers, nonostante Kittle/Aiyuk, oltre al summenzionato McCaffrey, irresistibile di run in touchdown dalle 14, diano segnali di forma straripante anche oggi (7-0 49ers). Di là la grande prova di Nacua e Atwell a Seattle legittima la rinnovata fiducia odierna di Stafford nei loro confronti: chi tradisce, compiendo holding nelle 30 avverse, è il ‘vecchio’ Higbee, così L.A. può solo calciare il 3-7 con Maher, mentre è sufficiente a McCaffrey riaccendere un’altra decina di motori-turbo tutti assieme per impattare (Moody dalle 27, 10-3 SF). Riecco Stafford da Nacua (3rd e 4) e a far da starter, sul blocco di Shelton, al ravvicinato scatto-touchdown di Kyren Williams, altro ragazzino – secondo anno - in maglia-Rams senza timori reverenziali (10-10): Byron Young sacka quindi Purdy per un contrattacco da primo vantaggio gialloblu che, ruotato da Stafford tra i soliti Nacua/Atwell, Kyren Williams chiude di run centrale (17-10 L.A.), producendo però di rimando la replica energica di Samuel/Jennings combinata ad una sciagurata flag di Kendricks. Un solo secondo sul cronometro del quarto mediano per lo sneak di Purdy (17-17), Stafford rientra con il tight da danceur vista la leggiadria con cui si sbarazza di un tackle appoggiandosi largo da Kyren Williams, ma le disgrazie arrivano anche qui quando non dovrebbero, tra un holding di Hopkins e il drop proprio di Williams: Oliver intercetta a una mano, Purdy riparte subito in senso opposto da Aiyuk/Kittle ai fini di un nuovo field-goal (Moody da ben oltre centrocampo, 20-17 49ers), nel frattempo Warner assesta un sack fantastico a Stafford, Jennings si impadronisce al salto di un 2nd e 7 da 31 yards e Samuel fa il funambolo nelle ultime 11, lasciando a mani vuote i tackle di Kendricks/Hampton (27-17 Niners). Nacua (4th e 2), però, dissemina ancora tracce chiare di resilienza-Rams, al netto delle conseguenze di un intentional grounding di Stafford, non tutte comunque negative (dentro il field-goal di Maher, 20-27), almeno se commisurate all’intercetto con ritorno di Lenoir sul quale, tuttavia, nemmeno McCaffrey riesce a spingere troppo a fondo. Moody, perciò, torna al calcio per il 30-20 SF, Bosa salta retroscrimmage addosso alla run da 4th minimo di Kyren Williams e, ormai tardi, Stafford – con Nacua/Jefferson – risistema nella sconfitta il divario-punti ad un solo possesso di svantaggio: la firma finale è, al piede, di Maher. 30-23 49ers.
Fabrizio Mancini
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