Non ancora gli Eagles senza difetti della stagione passata, come assolutamente normale del resto, ma pur sempre capaci di vincere a Foxboro in Week 1: contro un pronostico pro-Minnesota c’è al contrario la colpevole sconfitta in casa con Tampa Bay e questo stesso match che, un anno esatto fa, sempre al Lincoln Financial Field e sempre alla seconda giornata di campionato, vide Philadelphia imporsi senza sforzi (24-7). Hurts, subito avvisato dal sack di Phillips/Pace, non ci fa caso e sopravanza un 3rd e 5 per poi scagliare 54 yards al passaggio da DeVonta Smith, autorizzanti però appena un riduttivo field-goal di Elliott (3-0 Eagles), con Ringo a conservare quindi ai suoi un fumble da punt-return Dye-Covey. E’ di Minnesota invece, senza salvataggi avversari, la palla intercettata da Theo Jackson, ma già allo snap seguente controrubata alla run di Mattison e riconsegnata a Phila da Justin Evans: briciole di guadagno per gli Eagles solo da A.J. Brown nelle 40-Vikings, Elliott manca pure un field-goal dalle 55, così Addison/Osborn risalgono da 2nd e 12 (sack di Jordan Davis alleviato dall’offside di Cox) e, dalle 5, Hockenson squarcia la endline sfondando su Goodrich (7-3 Vikings). Hurts riafferra allora il volante di un attacco che, con Boston Scott/A.J. Brown, lo accompagna fino in fondo al campo opposto a sneakare l’ultimo snap (10-7 Phila), per altre vie medesime intenzioni le nutrono Osborn e Jefferson, cui Edmunds scippa palla a centimetri dal paletto d’angolo del touchdown: il review dice fumble, facendo rigiocare Scott/Hurts anzichè Cousins, Elliott dalle 61 mette il 13-7 Eagles di fine primo tempo e, al rientro, il sack di Sweat significa nuovo turnover sulle 7-Vikings. Cox ricopre, Hurts chiude in tuffo-endzone la run del 20-7 Phila e, diretto dalle sue 37, fa fuori la secondaria ospite con DeVonta Smith (27-7): Cousins, cui - se Minny vuole rimontare - serve come l’aria Jefferson, raggiunge a sua volta lunghissimo Addison, via leggero dalla tentata cintura di arresto di Jobe (14-27), e insiste in serie dal suo insostituibile 18 prima di allargare in angolo Osborn (21-27). Di là i prodigi di turno deve farli Swift di run trasversale da 43 yards e susseguente svolta-touchdown ravvicinata (34-21 Eagles), ma Minnesota resta in carica massima con Hockenson (4th e 3), osanna l’holding di Street che cancella la ricopertura (Evans) di un fumble Goodrich-Mattison e festeggia il 1st e goal stretto di Cousins ancora per l’ex Lions (28-34). A 70 secondi dal termine decide l’onside-kick di Joseph, che DeVonta Smith para facile: vince Phila.
Fabrizio Mancini
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