Seconda partita interna di fila di Denver per riscattare con il vantaggioso (sulla carta) fattore del campo noto la sconfitta di misura di Week 1 contro i Raiders. Commanders con classifica esattamente opposta, perciò, con tutto da guadagnare dalla trasferta dell’Empower Field, nella quale Dotson/Robinson si tuffano di getto ma, dopo il sack di Gregory a Howell, Slye sbaglia il calcio dalle 49, mentre Wilson, a sua volta steso da Smith-Williams, appalta due screen-pass per altrettante, identiche run di Javonte Williams e, in touchdown sul doppio blocco di Adkins/Sutton, McLaughlin (7-0 Broncos). Da parte Washington frizzantino anzicheno pure Dyami Brown, già che c’è Howell vuol verificare le condizioni di Logan Thomas, ma Bonitto lo sacka e Jewell quasi gli trattiene un intercetto: qui Slye i pali li centra meglio di prima (3-7), l'ultima soddisfazione dei Commanders, a seguire infatti in crollo verticale per un roughing di Jamin Davis e il lunghissimo di Wilson, dalle 40 di Denver, che vede Mims raccogliere e battere facile Butler di restante sprint-touchdown (14-3 Broncos). Nel girotondo dei sack anti-Howell è ora il turno di Cooper, di là viceversa il replay sul profondo Wilson-Mims fa qui da tappa di avvicinamento al taglio secco (Brandon Johnson) del 2nd e 6 dalle 16 dello stesso quarterback di casa (21-3 Denver) che, più avanti, però, già indietreggiato da un holding di Powers, lascia giù palla alla ricopertura-fumble (Barton) del sack di Jamin Davis. L’immediato botta e risposta tra flag (Cosmi/Bonitto) penalizza invece, come sempre, autore e squadra responsabili dell’ultimo fallo, nella fattispecie anche simultaneo ad altro sack (Singleton): con l’ausilio di Cole Turner lo scaltro Howell può approfittarne subito, in endzone Logan Thomas alza inarrivabili mani prensili per controllargli un corto 4th e goal centrale e Jonathan Harris non resiste alla run di conversione di Brian Robinson (11-21). Ognuno dei Commanders è ormai a disposizione ultraproducente del suo giovane condottiero, una schiera di valorosi cui a Samuel si aggiungono Bates e, al piede, Slye (14-21): Robinson punisce ancora una fallosa Denver – Moreau – e dalle 30 Howell pesca in endzone tra Mathis/Turner-Yell, quale ennesima novità di giornata, McLaurin. 21-21 e parziale-Commanders apertissimo con addirittura un serio rischio di spalancamento per l’intercetto in più tentativi di Forbes, ma al momento giusto Cooper interviene di smanacciata-fumble su un 3rd e 3 salvato da Wylie e mal tramutato in punti dal field-goal out di Slye altezza 59: eppure Washington non cala, pur di fronte a tutta la concretezza offensiva di Perine/Sutton, interrotti però nelle 15 avverse dal sack di Young per il calcio a segno di Lutz (24-21 Broncos). Su un nuovo scambio di penalità Dotson/Surtain è Denver a capitolare, schiantata dalle progressioni di Gibson e, dalla breve, Robinson (28-24 Commanders), riattivato poi da coach Rivera per forzare l’accesso alle 35-Denver e, più giù, riaffondare a tutta per il touchdown surclassando Simmons (35-24 Washington). L’impagabile Sutton rianima i Broncos, per i quali tuttavia il doppio sack di Sweat con field-goal ok di Lutz (27-35) e la falsa partenza di McGlinchey a 48 secondi dal termine suonano comunque da sentenza definitiva: Wilson, invece, esce largo di abbondantissimo 4th e 3 e molla verso la endzone 50 yards di un Hail Mary deviato da Forrest/Curl proprio nei guanti di Brandon Johnson, sulla conversione alla mano falloso da miglia di distanza l’anticipo di St-Juste su Sutton. Non secondo gli arbitri: 35-34 Commanders.
Fabrizio Mancini
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