Già nei playoff gli Eagles, anche se dopo tre sconfitte di fila e una prima posizione di Division nel frattempo ceduta ai Cowboys, comunque raggiungibili – e già sconfitti in questo turno a Miami – a patto di non farsi battere ancora, e in casa per giunta, nel divisionale di Philadelphia contro i Giants. Idee di squadra, in tal senso, non meglio esplicitabili del maxi-ritorno trasversale di Covey da kick di rigiocata, dilungato per esterni da Swift e sneak finale di Hurts a ribaltare in endzone Lawrence/Ward (7-0 Eagles), ma anche oggi DeVito sembra ben tarato su Bellinger/Slayton, come si assesta bene nei pali il field-goal finale di Crosby (3-7). Di là preoccupazioni di rendita al solito ridottissime se Hurts sceglie DeVonta Smith, idem – 4th e 5 - Goedert: è Swift, viceversa, a non trovare in extremis il fondo della endzone, così riparano ad un difetto di pochissimi centimetri Elliott al calcio (10-3 Eagles) e un letale taglio d’incrocio di Smith sulle 36-Giants solcate fino a mèta, con Gray lasciato indietro ad incolmabile distanza (17-3 Phila). NY, non contenta di aver rimesso dentro il naso del proprio attacco per un offside di Carter in azione da punt-formation, confida all’eccesso sulle capacità di Barkley nello storno sistematico di ogni 4th down possibile: Reddick lo respinge retroscrimmage alla seconda prova, con Hurts a spremere parimenti a oltranza Gainwell e quasi a fargli perder palla sul tackle-fumble out di Pinnock altezza ultime 24-Giants, un turnover tuttavia rinviato dal field-goal di Elliott (20-3 Eagles) alla prima riportata da kick del secondo tempo (Boston Scott), operazione ostacolata da Zaccheaus per la ricopertura ospite officiata da Isaiah Simmons. Barkley, stavolta, non perdona (10-20), Olszewski preserva quindi un return-fumble contrario al contrasto di Lovato e una scivolata di Goedert svuota all’intercetto di Adoree’ Jackson l’intera corsia di relativo controritorno-touchdown: entra in endzone anche la susseguente conversione a spinta (Barkley, 18-20), ma il 3rd e 20 ipercompleto Hurts-A.J. Brown ridimensiona subito i Giants, seminati lungo le ultime 5 da uno splendido slalom di Swift (27-18 Phila) e fermi anzitempo all’ancora di un 4th e 1 non connesso su Robinson da Tyrod Taylor, in campo intanto per DeVito da inizio terzo quarto. Quando Goedert si rimette a garantire doppie cifre di guadagno, basta Elliott per un 30-18 Eagles che, di contro, distrae l’attenzione di Blankenship su un 2nd e 4 di Taylor dalle proprie 31 (25-30), costringendo Swift/DeVonta Smith a reintestare agli Eagles la licenza per un nuovo field-goal, di mica semplice ricostruzione (Elliott, 33-25 Phila): rimangono ad ogni modo intatte le speranze-overtime di Taylor-Waller (4th e 8), tra un roughing di Reddick e l’Hail Mary del pareggio intercettato in endzone da Ringo. Vittoria Eagles.
Fabrizio Mancini
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