Perso contatto nei 60 minuti della loro ultima partita (casalinga) da Buffalo in Division e, soprattutto da Baltimore in Conference, Miami torna all’HardRock senza le scusanti, contro i Jets, di un eventuale secondo flop, già scansate nell’aggressione da sack-fumble di Chubb/Wilkins a Zach Wilson: Mostert entra inattaccato in endzone dalla brevissima (7-0 Dolphins) e Wilkins si affianca stavolta a Raekwon Davis intuendo retroscrimmage l’avanzata da fake-punt di Ashtyn Davis. Tutt’altro rendimento lo sciorinano le run di Achane, con Waddle troppo corto su un 3rd e 15 da falsa partenza dello stesso Mostert: Sanders segna il field-goal di un riparatore 10-0 Miami, mentre NY fa conto pari almeno quanto a sack (McDonald/Quinnen Williams), prima di bucare – D.J. Reed – il tuffo di intercetto di un 1st e 10 da 60 yards Tagovailoa-Waddle (17-0 Miami). L’infortunio di Wilson accelera l’apertissima fase di prematuro naufragio-Jets, l’aggravio di una violenza non necessaria di Adams confluisce così nel volo in ricezione di Berrios (3rd e 6), da cui la catena di Waddle slega lo scatto-touchdown di Mostert a bruciare Solomon Thomas (24-0 Dolphins). Il sack Van Ginkel/Chubb accoglie al match Siemian, l’immarcabile Waddle si allunga sulle 20 ospiti (4th e 5), nelle quali NY resiste a tutto, holding di Holmes compreso, ad eccezione del field-goal di Sanders (27-0 Miami), soluzione finale riprodotta per il 30-0 finale dai Dolphins quando Brandon Jones riporta lontano un intercetto a Siemian incrementato da Smiythe e (4th e 2) Achane. In chiusura con il secondo quarterback biancoverde riprendono a divertirsi di sack-fumble/intercetto-bis, ma senza infierire in rigiocata, Chubb/Brandon Jones. Vittoria Miami: e mancava Tyreek Hill.
Fabrizio Mancini
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