I migliori dello scorso campionato e non per caso al Superbowl, mai migliori a quanto pare anche quest’anno: e quando siamo su certi livelli i migliori, in qualsiasi squadra giochino, tendono ad eccellere già nell’immediato dell’inizio-partita (sack di Reddick), poi Kansas City scapicolla Pacheco/Rice fin nelle 5, da dove Mahomes abbassa ad arte su Justin Watson il tiro del 7-0 Chiefs (Justin Watson)- Preferenza ribadita DeVonta Smith per Hurts, invece, con il blocco di Lane Johnson ad indicare a Swift la deviazione migliore alla propria run risolutrice (7-7) e Sneed che si fa scusare la colpa di una flag contributiva alla appena ben approdata marcia-pareggio di Philadelphia intercettando basso un 2nd e 9 ad Hurts: Mahomes rimanda di là Justin Watson/Kelce, ma Byard non rischia il ritorno, dalla endzone-Eagles, di un controintercetto, così di lì a qualche yarda Hurts cade contro il doppio sack di Chris Jones. Qui è dunque Pacheco (3rd e 2) a penalizzare l’offside avversario di Sweat, Mahomes si stringe il necessario nanomillimetrico in angolo-touchdown da Kelce (14-7 KC), intanto che l’ennesimo sack-Chiefs – McDuffie – quasi si arricchisce della postilla di un fumble, con il tarantolato Justin Watson a disfarsi pure di un 3rd e 15 da falsa partenza di Juwaan Taylor per mandare, attraverso il field-goal di Butker, i suoi avanti di 10 all’intervallo (17-7 KC). Al rientro irrinunciabile il bisogno di Phila di riattivare DeVonta Smith come, di mega-reverse, Swift: Hurts si adatta penetrando in endzone (14-17), ma nuove flag (Slay/Ricks) e un 4th e 1 a sfavore – Pacheco – non sembrano parlare a vantaggio di una riscossa-Eagles, almeno nei termini successivi del contatto-fumble (Roby) che deruba Kelce di un pallone raccolto da Morrow. Hurts avvicenda allora all’imprendibile Swift DeVonta Smith con un esterno-super a scendere a ridosso dell’ultimissimo tratto di campo opposto, violato alfine dallo sneak dello stesso quarterback ospite (21-17 Phila), tutt’altro che spaventando Kelce (4th e 2), però: Mahomes incassa pure un piacevole roughing da Cox e, deciso a terminare,va profondo dalle parti del touchdown, macchiandosi al contrario di susseguente intentional grounding una volta constatate le consequenziali difficoltà retroattive ad una ricezione probabilmente decisiva, ma mancata in tuffo da Valdes-Scantling a mezzo metro dalle endline. Vincono gli Eagles.
Fabrizio Mancini
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