Da pieni playoff l’ultimo 4-0 di Minnesota, la seconda metà del quale conseguita con Dobbs a lanciare – e a correre – in luogo di Cousins, ormai infortunato fino a fine stagione: Vikings, dunque, all’US Bank di casa per un pokerissimo a danno dei Saints oggi, affidandosi ai soliti Addison/Hockenson – perchè mancherebbe ai gialloviola pure tal Justin Jefferson -, ma pagando l’holding di mezzo di Powell. Joseph segna comunque il 3-0 al piede, in più i ricavi ospiti di Hill/Perry si incagliano dalla loro in una flag offensiva (Moreau), con Grupe per il field-goal del 3 pari e l’offside di Granderson ad annullare l’intercetto di Adebo: ne vengono fuori uno spunto di Dobbs che, via non si sa come da un sack di Saunders, conclude un 3rd e 4 da Hockenson e, graniticamente serrata dai blocchi di Darrisaw/Risner, la velocissima run-touchdown di Chandler (10-3 Vikings). Un Addison da 29 yards preliminari è viceversa la conseguenza del sack di Wonnum a Carr, quello avversario di Jordan lo invalida un contatto illegale di Werner e, nel frattempo accompagnato da un maestoso Hockenson, Dobbs cambia da destra a sinistra il lato direzionale di partenza di uno scatto trasversale a quel punto irraggiungibile per Alontae Taylor (17-3 Minnesota). Saints oggetto di flag sempre più nocive (Shaheed), Vikings senza ostruzione alcuna con Dobbs e – 1st e 15 dalle 28 – Hockenson che, sbilanciato dalla poca coordinazione di un affannoso spostamento difensivo, Lonnie Johnson non arriva a buttar fuori dalla endzone (24-3 Minnesota), poi ecco al rientro dall’intervallo le partecipazioni attive di altri infermabili Vikings scatenati (Mattison/Nailor): Granderson decide di metterci su un inutile roughing così, mentre Joseph calcia tra i pali il 27-3 Minny, Ruiz recupera un sack-fumble di Bullard, causa originaria dell’imminente abbandono del campo di Carr, Kamara trasborda fuori da un 4th minimo e Olave si arrampica su Murphy nel favoloso aggancio altissimo dell’esterno profondo del subentrato Winston. La successiva run di conversione (Kamara) fa 11-27, Mattison/Powell non compensano l’umano calo di Hockenson che, però, nemmeno Joseph – field-goal out dalle 54 – provvede ad equilibrare: dall’altra parte, allora, con Winston, affondato solo fisicamente dal sack di Hunter, ci sono, ben lontano da un nuovo 4th down, Olave e – largo in endzone – Perry nella ricezione dall’ex Buccaneers di un fantasioso 3rd e 8 esterno dalle 15, nonchè l’implacabile finalizzazione in corsa di conversione di Kamara (19-27). La riscossa di New Orleans perdura nel sack di Demario Davis a Dobbs -, ma la motivano anche due intercetti-Vikings (Blackmon/Murphy) non puniti: Winston, perciò, a 6 secondi dal termine, può sperare in un Hail Mary dalle 48, espulso però dalla endzone dalla smanacciata di – ancora - Murphy. Vince Minnesota.
Fabrizio Mancini
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