Ci piaceva assai anche prima di vederla e ci è piaciuta forse addirittura di più durante e dopo: Chargers e Lions all’attacco senza pensieri dall’inizio alla fine, con un miliardo di 4th down giocati e solo una certa moderazione iniziale che, sponda Detroit, nasce dal blocco illegale di Decker producente l’annullamento del touchdown da 2nd e 8 Goff-Jameson Williams. Patterson mette il 3-0 Lions al piede, così ecco Allen/Ekeler per accontentare quelle mire di sorpasso che Herbert vede rimanere ancorate al controcalcio di Dicker dalle 48: in compenso Detroit surriscalda Gibbs, fermato in una sua scorribanda pluridirezionale dall’incornata di Gilman, ma già appena dopo comodamente in endzone dalla minima sul blocco di Jonah Jackson (10-3 Lions), con Joseph ad intercettare Herbert per un 4th e 5 trapassato dalla pura potenza muscolare di Montgomery, bissato in azione da runningback puro da St. Brown e non completo al terzo tentativo in meno di cinque minuti perchè Goff, dissestato sulle caviglie dal tackle basso di Austin Johnson, ne manda in tribuna l’imprendibile palla corrispondente. Resta ipercarico Gibbs, Jameson Williams deve solo alternarglisi con St. Brown tra una run e l’ultima da 4th e goal del rookie di Detroit (17-3), Derius Davis si fa invece notare da Herbert come terza affidabile opzione-Chargers, dando scontate le selezioni di Ekeler e, al gran taglio-touchdown di un 1st e 10 dalle 29, Keenan Allen (10-17). Più considerazione L.A. dovrebbe dare alle micidiali capacità di progressione degli allunghi di Montgomery, anzi parliamo al singolare perchè qui all’ex Bears, dalle 25 alla endzone opposta, ne basta uno (24-10 Lions), ma Allen per fortuna oggi gioca per tre ed è ovviamente Ekeler ad ultimargli il lavoro di corsa corta da 4th down (17-24). Rientrato dall’intervallo Herbert sperimenta Parham e, scovandolo di spettacolare centrale strettissimo in mezzo a Joseph/Sutton, Guyton (24-24), di là la novità di Goff, Reynolds, agisce non solo da ricevitore d’intermezzo, ma blocca altresì – con Brock Wright – la catch and run di St. Brown dalle 20 (31-24 Lions). Lo schiaffo successivo L.A. lo mena allora con Ekeler, precedendo un 4th e 1 accomodato ai gialloblu di casa da una interferenza di Sutton: il 4th e goal del 31 pari Herbert lo infila per Quentin Johnston alle spalle della arretratissima secondaria di Detroit, ma Gibbs sembra abbia appena iniziato il match, Gilman non chiude... LaPorta nelle sue 35 e, peggio, James si fa scavalcare dal lob-touchdown Goff-Wright (38-31 Lions). Ekeler è ormai da un pò meno gettonato dai Chargers, che però con questi Guyton/Johnston possono tranquillamente permetterselo: Herbert, al contrario, la cui finta di handoff a vantaggio di un 4th e 1 altezza 38 manda a vuoto Joseph, non rinuncia ad Allen (38-38), mentre Goff soltanto adesso sfodera l’arma vincente Raymond, avvicina da LaPorta un 4th e 2 e guarda Patterson timbrare nei pali l’attestato della settima vittoria di Detroit su 9 partite. 41-38 Lions.
Fabrizio Mancini
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