La doppia, precedente vittoria di Bengals e Texans fondamentale per restare in corsa-postseason nelle rispettive Division: eccole entrambe, ora, al diretto di Cincinnati, dove Hudson vendica (4th e 3) il roughing di Anderson, motivando così l’esterno dalle 32 di Burrow, incrociato contro Stingley in endzone da Irwin (7-0 Bengals). Non finisce invece nella cassaforte di Schultz un 3rd e 9 partito da Stroud, più salda la presa bassa di Woods, con Houston evidentemente non contenta delle ultime 9 di Cincy conquistate da Dell e, nel rispetto del chi troppo vuole, azzoppata nel 4th successivo da uno snap-fumble ricoperto retroscrimmage da Reader. Eppure Houston non ripensa alla beffa della grande occasione che, su certi campi, non bisognerebbe mai rischiare di mancare: con Singletary, Noah Brown e un facemask di Pratt, Stroud torna a far impazzare Dell, al tuffo-touchdown schiantando l’opposizione di Scott (7-3 Texans), il sack di Logan Wilson ritrasferisce blindside palla ai Bengals via Hilton, ma la sentenza definitiva la pronunciano il controsack di Reader, un ancora super-Brown in duplice cimento e il field-goal di Ammendola dalle 45 (10-7 Houston). Così Stroud, anche al rientro dall’intervallo, l’ex Cowboys non può certo ignorarlo, scoprendo però nel frattempo l’insospettabile Metchie ai fini di un secondo colpo al piede di Ammendola (13-7 Texans), con Cincy a tenere a sè (Orlando Brown) una persa da sack-fumble di Rankins che l’interferenza di D.J. Turner si rimangia assieme a tutti gli interessi della run esterna in endzone di Singletary (20-7 Houston). Qui Boyd/Hudson non salvano Burrow dal sack di Greenard (field-goal ok di McPherson, 10-20), ma Houston restituisce l’interferenza precedente (di Tavierre Thomas) al primo e, sul 2nd e 12 da 64 yards in corsa Burrow-Chase, Pitre buca l’ultimo tackle (17-20). Oggi, diciamolo, Noah Brown non teme neanche l’inferno, la reverse di Hutchinson gode inoltre del prolungamento della run-touchdown di Stroud, aperta dai blocchi di Fant/Mason (27-17 Texans) e l’intercetto di Houston-Carson si apposta alle spalle di un 1st e 10 troppo alto anche per i quasi due metri di Sample: Cincy, seppur rilanciata da Chase/Irwin, in aggiunta alla violenza non necessaria di Perryman, ci ricasca in endzone avversaria, dove è Griffin a frapporsi nella combinazione Burrow-Boyd in anticipazione al riporto di Taylor-Britt nelle 5-Texans di un 3rd e 2 di Stroud parimenti indirizzato in mani sbagliate e tradotto nel touchdown del 24-27 dalla rocciosa run di Mixon. Stavolta Houston non sembra sinceramente averne per reagire alla fluviale catch and run di Boyd, un clamoroso drop in endzone del quale la fa però ripartire perlomeno dal pari a 27 di McPherson, con la rinnovata autostima di Stroud e l’inevitabile ricorso a Noah Brown per il field-goal di Ammendola a centrare i pali dalle 38 con il cronomentro a zero. 30-27 Texans.
Fabrizio Mancini
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