Rinnovato dai Ravens a fine aprile, forse con poca convinzione ma di sicuro a tanti soldi, Lamar Jackson: Baltimore perciò al via di un’altra, automatica, stagione da zampillante attacco atomico, con Agholor e Beckham nuovi accessori di contorno offensivo. Come fresco di Draft è il quarterback dei Texans, C.J. Stroud, duramente sackato di 4th e 1 da Queen a ruota di un precedente stop similare di Greenard allo stesso Jackson che poi, ancora centrato frontalmente – e con dolore - da Will Anderson, manda via dalle proprie mani un fiacco 3rd e 6 intercettato prima dell’erba da Nelson. L’holding di Tunsil compromette però la replica offensiva di Houston, opposti ad una controflag (Edwards) Dobbins/Flowers non vanno invece in ansia e, raccolto uno screen-pass laterale di Jackson, il primo recapita in endzone con salto finale il 7-0 Ravens. Per Stroud, di là, si mettono a disposizione Woods e Nico Collins, Fairbairn infila al piede il 3-7 rientrando quindi anche per l’esecuzione di un -1 figlio più di un duo di violente flag anti-Ravens (Madubuike/Travis Jones) che della verve di Dell: al rientro dall’intervallo è al contrario senza macchia il sack a inseguimento dello stesso Madubuike, come viaggiano imprendibili la progressione esterna di Zay Flowers e le run touchdown-conversione di Justice Hill/Edwards (15-6 Baltimore). Una penalità (Josh Jones) e un rushing-game da 4th corto per Singletary che parte da troppo indietro perchè Pierce/Roquan Smith non possano barricarlo in tempo sono spia della fatica montante nei Texans, poco reattivi pure sullo scippo di Tavierre Thomas a Jackson, ricoperto non a caso da Zeitler. Se Stingley ci mette poi il carico di una interferenza, Justice Hill non ha alcun problema a penetrare dagli interni delle 5 (22-6 Ravens): servendosene in azione di handoff, invece, Lamar Jackson lo urta perdendo palla per la ripresa di Stewart e il field-goal di Fairbairn dalle 36 (9-22), trovato da Houston con Pierce/Woods, un’altra scorrettezza di Madubuike e il sack di Roquan Smith a Stroud, cui a seguire Ojabo schiaffeggia via dalle mani un fumble imbarcato ancora da quelli di Baltimore (Roquan Smith, onnipresente). E’ spettacolare, qui, il tuffo in presa di Beckham (3rd e 6) e bastevole da solo per l’accesso a statistica di Tucker che, dalle 39, libera nei pali l’ultimo field-goal del match: 25-9 Ravens.
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