Perso il Superbowl l’anno scorso, Philadelphia ricomincia da Foxboro, domicilio di chi – i Patriots – ricorda agli Eagles una finale viceversa vittoriosa, quella della stagione 2017-18: Gainwell/Hurts leggerissimi sotto la pioggia del Gillette Stadium, il riequilibrio del sack di Judon si traduce almeno nel field-goal a segno di Elliott (3-0 Phila). New England torna a sbilanciarsi di brutto sul drop in quota di Bourne ritornato in touchdown da Slay, 70 yards e Mac Jones ultimo facile ostacolo da dribblare (10-0 Eagles) e il peggio è che per i rossoblu di casa c’è n’è ancora: Jordan Davis sull’erba prima di Sow nell’acquisizione di un fumble Cunningham-Zeke Elliott, l’holding di Dugger abbrevia per le 5 il campo da solcare fuori tasca da Hurts con esterno finale in endzone da DeVonta Smith in tuffo (16-0 Philadelphia, out l’extrapoint di Jake Elliott). Qui anche un Mac Jones finalmente ok nell’ambientare di doppio 3rd down i nuovi Patriots Gesicki/Smith-Schuster, con qualche rischio il 2nd e goal al centro alto per Blankenship, ma agguantato da Henry (7-16), ricontattato altresì quando Phila inizia e continua a collezionare flag, prima Stoll/Patrick Johnson, quindi Sweat: dalle 19 Mac Jones si rigioca pure la medesima traccia della precedente mèta mandando stavolta a vuoto Bradberry (riceve Bourne, 14-16), ma Gainwell inaugura forte pure il terzo quarto regalando in extremis agli Eagles, appena sanzionati dall’ennesimo ‘giallo’ (Mailata), spazio sufficiente di calcio per il field-goal di Jake Elliott (19-14 Philadelphia). Ottenuta da Henry/Mafi una provvidenziale compensazione-flag, Hurts scollina allora l’erta ravvicinata di un importante 3rd e 3 interno alle sue 30 riattivando DeVonta Smith nei limiti di un altro field-goal di Jake Elliott (22-14 Eagles), di là Mac Jones (4th e 3), piegandosi alla pressione aggressiva di Reddick, vanifica una gran presa monomano precedente – da 4th e 8 –, sempre di Henry: NE resta comunque in ballo spuntando un challenge di cancellazione di un mega-guadagno avverso sull’asse Hurts-A.J. Brown e pareggiando un conto ulteriore tra l’holding di Wise e il sack riparatorio di Gonzalez. Jake Elliott fa ancora centro da 3 (25-14 Phila), Stevenson gli risponde di catch and run e, mentre Bourne si smarca sugli estremi della endzone per incassare da Jones il 20-25, Cunningham quasi intercetta altezza endline il pass di conversione a Gesicki: occasione che dei Patriots tutto orgoglio (tackle-fumble Peppers-Hurts e Marcus Jones a ricoprire) non sanno al momento di dover rimpiangere, neanche quando l’altro Jones, Mac, scende troppo corto di 4th e 17 da Henry, con Phila (incompleto Hurts-Smith) parimenti rimandata all’esame dell’allungamento-drive, ma resistente a Bourne/Gesicki con il sack di Carter nonostante l’infortunio di Bradberry e infine premiata dalla certificazione via review di un possesso non totale di Boutte, altrimenti nelle 10-Eagles, sul decisivo 4th e 11 di Mac Jones. Vince Phila.
Fabrizio Mancini
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