Lanciamoci nello spazio aperto del 58esimo Super Bowl NFL sull'astronave dell'Allegiant Stadium di Las Vegas, dove Chiefs e 49ers montano palizzate a lungo invalicabili a tutela dei propri possedimenti, esaltando così soprattutto l’apparato difensivo delle loro strutture di squadra. Kansas City, per intenderci, impiegherà 43 minuti per pareggiare l’unico touchdown-Niners fino ad allora segnato in partita, una carestia subito subodorata da un adiratissimo Kelce che, sentendosi escluso dagli schemi dell’attacco-Chiefs, va quasi allo scontro fisico con coach Reid chiedendo chiarimenti: nel frattempo Karlaftis ricopre un tackle-fumble Chenal-McCaffrey, con Young al sack di Mahomes nell’attesa della controffensiva californiana che Purdy conduce lungo le strade secondarie di Conley/McCloud ricongiunte al fine-drive del field-goal di Moody (3-0 49ers). Mahomes, in arretramento da fuori tasca, replica ultraprofondo via Hardman, ma appena dopo Hargrave, arrivando per primo su un fumble Lenoir-Pacheco, strappa a KC quel possesso che Justin Watson, da precedente contatto Ryan-Rice, aveva conservato: a parziale riparazione ecco il sack di Karlaftis/Reid a Purdy, Samuel ne esce con l’aggiunta di una violenza non necessaria - Sneed - e l’assistenza di Jennings, quarterback improvvisato, ad incrociare la catch and run del 10-0 SF di McCaffrey. Chiefs, così, di nuovo ad inseguire sulle scie di Pacheco/Rice per il field-goal a segno di Butker (3-10) senza accusare l’intercetto di inizio terzo quarto di Ji’Ayir Brown, deprezzato dalla falsa partenza di Banks, anzi riavvicinandosi ancora al calcio, garantito altezza 57 allo stesso Butker (6-10) da Kelce/Mahomes e tornando ad offendere sugli esiti di un punt di Townsend: Luter lo devia, McCloud droppa, Jaylen Watson ricopre e le mani alte di Burks non raggiungono la parabola centrale di Mahomes dalle 16 alla endzone (c’è pronto Valdes-Scantling, 13-10 KC). Purdy, tuttavia, ha la sufficiente forza mentale di guardare avanti con Aiyuk e un 4th e 3 largo per Kittle, tagliando quindi da Jennings, ciondolante in touchdown sfruttando una scivolata di Sneed (13-13, Danna ribatte l’extrapoint di Moody), ma Kelce è ormai tornato la solita certezza, in combutta con il sempre utile Justin Watson: dentro il field-goal di Butker (16-16) che muove meglio Jennings di McCaffrey (il piede di Moody è qui preciso, 19-16 49ers), Mahomes sa dove indirizzare due decisivi 3rd down di fila (McKinnon/Kelce, quindi il 19-19 di Butker allo scadere dei regolamentari) e McDuffie apre l’overtime facendo imprudente holding su un 3rd e 13 di Purdy, altrimenti murato in terra da Bolton. Ne approfittano McCaffrey, distanziando tutti in progressione, e il tuffo in presa di Juszczyk (2nd e 12), ma se Moody centra i pali del 22-19 49ers, Mahomes infila diritto un 4th e 1, perfezionandolo di seguito con il lauto guadagno di un 3rd down minimo per le 13 dal quale sboccia infine, a 3 secondi dal termine del supplementare, imbracciato da Hardman, il 1st e goal corto della vittoria. 25-19 Chiefs.
Fabrizio Mancini
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