Solo un paio di buone preseason – partita bene pure questa, con la vittoria di Foxboro - negli ultimi bilanci annuali dei Texans, Dolphins con solo un qualcosina di difensivo da salvare dopo il 19-3 rimediato in casa dai Falcons in Week 1. E Miami, anche oggi, pur prestissimo sotto schiaffo per l’intercetto di Perryman a Tagovailoa al 14esimo secondo di partita, tiene con i denti su Pierce nelle ultime 7 yards del proprio campo residuo, ma il movimento opposto di Schultz all’esecuzione da 4th down di Stroud conserva lo 0 a 0, ancor più salvo dall’altra parte dai pochissimi centimetri dalla endline di Miami nei quali Anderson/Maliek Collins placcano Mostert, a sua volta rapido nel precedente recupero di uno snap-fumble appena sfiorato dalle dita alte di Tagovailoa. Sa fare ben di meglio l’ex 49ers in una volata larga sulle 22-Texans subito ripetuta lungo la medesima traiettoria-touchdown sul blocco di Smythe (7-0 Dolphins), progredisce pure Stroud, ok su Noah Brown/Woods (field-goal di Fairbairn dalle 35, 3-7), mentre Miami rischia di salutare prematuramente un altro drive quando è Skylar Thompson a riprendersi un sack-fumble di Anderson, anch’esso nato da un recidivo, incontrollato snap ospite di avvio-down. Achane avvicenda altrettanto bene Mostert, Thompson allunga in doppia cifra un 4th e 2 da Cedrick Wilson e dalle 8 dispone in angolo-touchdown (14-3 Dolphins) Ahmed, un treno superveloce poi da una redzone all’altra, con ancora Thompson che non aspetta di accedere ad una posizione migliore delle 18 di Houston per silurare su Berrios il 21-3 Miami. Da parte texana un doloroso sack di Odeleye lamenta per i suoi un rispetto reverenziale finora non meritato: Mike White-Cracraft, infatti, si intimidiscono al punto tale da ultraraddoppiare un 3rd e 10 da falsa partenza di Christian e anche Cedrick Wilson stringe la presa di un dilatatissimo 4th e 4, con Feeney infine roccioso nel blocco di spalancamento alla run in touchdown di Brooks. 28-3 Dolphins.
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