Tra le squadre NFL che in offseason ha acquistato di più Houston e, perciò, tanti i Texans - fin dal quarterback - da inserire da zero da un coach, DeMeco Ryans, a sua volta nuovo: si parte proprio dalla stella universitaria Stroud, seconda chiamata assoluta di Draft, in questo debutto di preseason a Foxboro, però, presto battezzata da sack (Ekuale) e intercetto (Jalen Mills, con ritorno trasversale nelle ultime 25). Da dove, tuttavia, Strong avanza neanche troppo, con Perryman a controsackare Zappe per il 3-0 Patriots di Folk al piede: più avanti la seconda accalappiata di Ekuale a Stroud è da roughing non nocivo, Gonzalez anzi toglie dalle mani di Sims un fumble che ruzzola out, mentre a metacampo è tutta di Munson la palla che Mills scarica indietro di screen-pass sulla presa malferma di Ogunbowale. Zappe sackato di nuovo (Hinish), tra i Texans ancora dentro Ogunbowale, giù di rushing sulle 31-Patriots, e Davis Mills, ok dalle 6 per una ricezione simil-circense di Dell (1s te goal, 7-3 Houston) nel primissimo angolo della endzone, Thomas/Griffin combuttano allora nello stop forzoso alla run da 4th e 1 di Kevin Harris e Hutchinson/Doaks ne preparano un'altra di sfondamento dalla minima (13-3 Texans, non imbrocca l’extrapoint Bates) all'ex Dalton Keene. A proposito di ex: una fase di specifica vis guerresca questa per i ‘vecchi’ Patriots trasmigrati oggi a Houston, visto che da Winovich/Cowart arrivano un sack a McSorley e il tackle da quasi-safety su J.J. Taylor, riecco poi gli affondi di Doaks e la precisa riproposizione stretta (4th e 3 Keenum-Bachman, 20-3) del medesimo schema del primo touchdown ospite. Seppur troppo tardi provvede Malik Cunningham, subentrato a McSorley, a ravvivare gli ormai irrigiditi entusiasmi di NE scalando nelle 10 in alternativa a (4th e 2) Pierre Strong, per poi - alle spalle del blocco di Stueber - sgusciar via in endzone. Negativo, invece, l’esito del suo personale bis di conversione: 20-9 Texans.
Fabrizio Mancini
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