Insolito test congiunto sull’affidabilità dei propri due quarterback titolari per Buccaneers e Steelers: che Pittsburgh, proprio di indole, non mandi vinta a nessuno nemmeno la più inutile delle amichevoli è del resto roba risaputa, tanto che con Pickett i primordi del match di Tampa se lo giocano pure Diontae Johnson (3rd e 10), Warren – gran run – e il folgorante Pickens, al taglio di ricezione di un 3rd e 8, più fuga finale dalle cure di McCollum/Turner (7-0 Steelers). Di là ecco allora Baker Mayfield su David Moore/Geiger e, oltre Pierre, da Palmer, nel secondo angolo della endzone (7-7), con i Bucs rigenerati d’incanto anche dietro (McCollum) nell’intercetto a Trubisky di una palla esterna tenuta in gioco dalle dita molli di Cody White: l’illusione dura tuttavia il tempo del tackle di Loudemilk alla prevedibilissima run da 4th e 1 appoggiata da Mayfield a Vaughn, ne completano gli effetti la reverse di Austin con susseguente, debordante progressione di McFarland in angolo-endzone (14-7 Pittsburgh) e intercetto di benvenuto di Trenton Thompson a Trusk. Tampa pensa di cavarsela sackando Rudolph (Gill), senza però pronosticarne una indifesa run centrale di riscatto (3rd e 14), da cui Potter gode del vantaggio della vicinanza ai pali per centrare il field-goal del 17-7 Steelers: al rientro dall’intervallo è invece Darnell Washington a spuntare il necessario sull’onda assassina di una interferenza da quasi 40 yards di addebito a carico di Lowe, Potter bissa al piede (20-7 Pittsburgh), con Trusk qui sackato doppio (Herbig/Leal) e l’esterno-touchdown Rudolph-Austin dalle sue 33 a decapitare senza amnistie la spopolata secondaria di casa (27-7 Steelers). Nemmeno i review parteggiano per i Buccaneers: a inizio ultimo quarto è Morgan, e non Brewer, correggono gli arbitri, a colorare di giallonero uno snap-fumble trasformato comunque in intercetto volante nel giro di qualche secondo da Russell, peccato che un holding offensivo (Leverett) annulli la run-touchdown di Tucker e coach Bowles debba per forza mandare Blankenship a calciare solo per il -17, ancora immutato quando l’aggressione alle spalle di Harper/Elliott spossessa Barber di un 4th e 4. Ma Watts non molla: toccata-fumble sulle mani di Rudolph, con ricopertura-Steelers (Broderick Jones) comunque da turnover: Taula/Wells lo traslano da una parte all’altra delle 5 yards del Raymond James Stadium, Wolford-Durham lo chiudono a punti. 27-17 Pittsburgh.
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