Cinque vittorie nelle ultime cinque per Buffalo, sorpasso finale in vetta alla classifica di Division e provvidenziale primo turno playoff casalingo: vero che con Pittsburgh non si può scherzare mai, però, secondo quanto Josh Allen fa capire andando subito determinato da Kincaid/Diggs, per poi allontanarsi il minimo dalla tasca e indirizzare in endzone (Knox) il bel frontale del 7-0 Bills. Giustificato, a seguire, il challenge che corregge la topica arbitrale di un tackle-fumble Taron Johnson-Pickens inizialmente ignorato: attiva così anche la ricopertura di Bernard, con immediato centrale Allen-Kincaid a sorvolare dalle 29 alla endzone uno spazio aereo fin troppo libero (14-0 Buffalo) e nuova persa-Steelers, questa toccata però fuori, contro Freiermuth, da Benford. Il sack di Rousseau a Rudolph preannuncia dunque l’intercetto di Elam, appena risbucato da dietro la lavagna per scontare una personale interferenza su Diontae Johnson, mentre il galoppo graduale di Cook funge da introduzione, diretta quanto scarsamente contestata, della mega-run da 52 yards di Allen (21-0 Bills). C’è anche Harty tra i travagli gravi del difficile primo tempo di Pittsburgh (quanto manca agli Steelers T.J. Watt...), al salto Kazee non indovina la necessaria coordinazione per trattenere un intercetto, con – perlomeno – ribattuta di Adams al field-goal di Bass e arresto di Herbig, nelle 35 avverse, del relativo turnover, migliorato da Warren/Pickens per il taglio-touchdown di Diontae Johnson al 2nd e 7 del 7-21 di Rudolph. Viste dette premesse appare evidente l’effetto-rinascita ospite alla ripartenza post-intervallo del match: Warren/Pickens estremamente preziosi anche quando i punti li segna qualcun altro (Boswell al calcio, 10-21), James Cook di là sempre l’apripista preferito di Allen (4th e 1) e poco da rimproverare stavolta alla mira di Bass dalle 45 (24-10 Bills), pur non calando di mezzo grado la rovente vigorìa di Pickens/Diontae Johnson, da cui il preciso 2nd e goal da touchdown di Rudolph, accuratamente interno alla secondaria dei Bills incaricata del controllo di Calvin Austin (17-24). Qui, a riportare a distanza decisiva Buffalo, tocca alle due flag di fila di Jack, perfino più essenziali del furibondo strappo di Shakir dalle mani di Fitzpatrick altezza 17 (31-17 Bills): non contano invece le lamentele di Pickens (4th e 3), davvero ostacolato tuttavia con fallo da Dane Jackson, come il secondo errore al piede di Bass, trainato al tiro da Ty Johnson. Buffalo al Divisional.
Fabrizio Mancini
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