Di nuovo a Minneapolis i Giants a tre settimane da quella sconfitta di Week 16 all’ultimo field-goal che, però, al solo ripensarci, carica di tanta fiducia in più la squadra di coach Daboll in questo rematch-playoff: NY, perciò, senza paura alcuna di fronte alla seconda migliore contendente assoluta di Conference, che pure presenta all’ingresso le intimidenti credenziali da campione di Thielen, bassissimo sull’erba a saldarsi in mano un 2nd e 7, salendo poi ancora più su con Cook, Hockenson e, da distanza minima, l’intrusione-touchdown di Cousins (7-0 Vikings). James/Daniel Jones, però, depennano facile la falsa partenza (Leonard Williams) che aveva limitato la run di Barkley, riproposta allora prima dallo stesso lato del traguardo sui blocchi di Thomas/Feliciano (7-7), poi dalle 30 al seguito di un incipit-drive da mezzo US Bank Jones-Slayton: Hodgins flasha Peterson arrivandogli centralmente davanti sull’assistenza centrale del 14-7 NY e riecco Jones recuperare interamente un sack a suo danno da 2nd e 12 per il field-goal ok di Gano (17-7), ma di là nessuno tiene Hockenson e Osborn è svelto ai limiti dell’invisibilità nell’incontrare in endzone il 1st e goal di Cousins dalle 9 (14-17). Proprio dove, ma a metacampo opposte, i Giants – ancora senza perdere mai una battuta-punti offensiva – trascinano Jones con Barkley/Hodgins: sull’esterno d’angolo per Bellinger suona sempre tardi la sveglia di Peterson (24-14 NY), micidiale altresì l’accoppiamento-Vikings di replica Hockenson/Thielen e sibilante di traverso, fin sul fondo della endzone, l’ultimo 2nd e goal gialloviola di Cousins (Irv Smith, 21-24), con Hunter a sackare Jones, Hockenson per l’incastro controdirezionale di un 4th e 2 esterno e Joseph preciso di piede nei pali, misura correttiva della falsa partenza da 4th e 1 di Darrisaw in pienissima redzone ospite (24-24). NY patisce volentieri pure un contatto illegale di Sullivan se Hodgins ne prolunga l’aggravio succedendo a Slayton/James, in coda ad un 4th e 1 centrale di Daniel Jones si accende quindi a propulsione la run di Barkley (31-24 Giants), con il sack di Kendricks chance definitiva di rimonta-Minnesota, anche agevolata da un improponibilmente punitivo roughing di Lawrence: fischio da denuncia che, mordendo al collo pre-down Hockenson (4th e 8), McKinney cestina tra le cose importanti, ma alla fine ininfluenti del match. Vittoria NY.
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