Punta anche quest’anno su Nashville e Indianapolis la stella polare della AFC South, un faro dalla luce, però, ancora parecchio flebile per i Colts e tuttora oscurabile in caso di risultati altalenanti come quelli attuali: l’assenza odierna di un non meno alterno Ryan, giusto per questioni di meccanismi di squadra, non fa certo piacere a coach Reich, con Heinicke – pur sackato in avvio da Buckner –, invece, Commanders più e meglio collaudati, ma Ehlinger comunque bravo su un 3rd e 2 a ritardare l’handoff che Jonathan Taylor incrocia di corsa fin sulle 25 di Washington. Il sack di Payne sbalza dalla panca McLaughlin (field-goal ok dalle 46, 3-0 Indy), McLaurin si divora in progressione quasi mezzo Lucas Oil e Gibson si allarga nell’angolo della endzone spaziandosi alla perfezione da Gilmore/Leonard (7-3 Commanders). Firmando l’assoluzione al facemask di Smith-Williams, Payne sacka con fumble-ricopertura Ehlinger, a Kenny Moore non basta inginocchiarsi per racimolare qualcosa di più importante di una semplice imposizione delle mani al 3rd e 1 Heinicke-McKissick (pre-tastato anche da Lewis) e Speed anticipa retroscrimmage lo strappo d’ingresso di una run di Brian Robinson (4th e 1), con Pierce al volo plastico da 3rd e 8 per un altro field-goal di McLaughlin (6-7). Riecco Payne, nella stessa zona di un fumble Forrest-Taylor, raccattar palla sulle proprie 15, Ngakoue/Odenigbo arretrano anche di più per sackare Heincke e la catch and run di Campbell – 38 yards – giunge a proposito nel momento dell’holding-Colts di Pryor, mentre Hines delimita un 1st e 10 di Ehlinger tra le 5 e il touchdown, sventato di 3rd e goal dalla tempestiva uscita da snap di Jamin Davis a stroncare la run di Taylor. Reich non può gradire, ma nemmeno si fida ad allungare il collo al drive, così McLaughlin torna per il calcio del 9-7 Indy dalle 20 e gli manda ragione una nuova intromissione di Lewis, che telecomanda l’ovale di Heinicke tra le braccia di Leonard: Washington si trova a scontare pure una interferenza fallosa (Wildgoose) a 30 secondi dall’holding avversario di Nelson, Hines svicola per l’endzone di lato alla linea di casa sul blocco di Jonathan Taylor – Sweat nemmeno ci prova a rincorrere, 16-7 Colts -, ma è il 4th e 6 Heinicke-Samuel a transennare adeguatamente la cadente baracca dei Commanders, con Rogers che, rassicurato, può prendersi una decisa rivincita sulla propria coscienza, sporcatasi di giallo-flag a inizio drive. Slye segna allora dalle 28 il 10-16, Indy prega che il challenge verifichi, e non sarà così, il surplus di una yarda alla run da 3rd e 5 di Ehlinger, mentre Heinicke un ulteriore 4th down se lo gioca risoluto su Samuel e dalle 34 punta dritto alla endline, a un passo dalla quale McLaurin sovrasta in altezza Gilmore, unendosi infine alla run collettiva dalla minima che spinge in touchdown lo stesso Heinicke. 17-16 Commanders.
Fabrizio Mancini
Comentarios