50% di vittorie casalinghe, 50% di sconfitte esterne: meglio di così non potremmo renderci proprio conto del decisamente ancora non perfetto stato di continuità delle prestazioni dei Patriots, paradossalmente in risalita però con il quarterback di riserva, Bailey Zappe, che stasera si riaccomoda in panchina per non intralciare il rientro di Mac Jones. Bears, come ogni anno ormai da un pò, pochissimo empatici: l’opinione pubblica li ritiene già fuori da ogni questione stagionale importante, eppure Fields presenta alla porta di Mooney la credenziale di un 3rd e 4 da 20 yards, Montgomery gli tiene sotto regime di proprietà un fumble e sale esterno quasi fino in fondo al 3rd e 14 che ne esce. Cairo Santos calcia dunque il 3-0, Fields coinvolge anche l’ex Harry e gira d’improvviso per il centro della endzone davanti al sorpreso Bryant il corso di una run larga (10-0 Chicago), con Mac Jones ad accatastare in corsa il totale di due down, sperando (bene) in Stevenson nella chiusura di un terzo, ma alzando poi da Jonnu Smith un 2nd e 10 preda dell’intercetto di Brisker. Dovrà un favore a Judon/Mack Wilson, che gli sackano Fields di 3rd e 10: non stasera, però, visto che Belichik lo avvicenda con il sunnominato Zappe, subito alle calcagna di Stevenson (3rd e 5) per degustare la partita, poi dalle 30 a far planare il 7-10 sulla testa di Brisker in prossimità della endzone, dove Meyers accede in due mosse – ricezione e salto dentro -, con le dita di Judon a deviare verso l’intercetto di Bryant l’idea-St. Brown di Fields. Zappe, in questo momento una specie di Re Mida, invia 43 yards di benedizione pure a Parker e la run di Stevenson sfreccia irreparabile al fianco di Morrow (14-10 Patriots), ma la tenuta di Mooney/Griffin qui è sussidio fondamentale per Fields, su reattivo allora per le 25 da sack di Judon e scolasticamente preciso nell’incrocio corto dello scatto-touchdown, tra Judon/Wise, di Herbert (17-14 Bears). Grazia-Zappe in sospetta via di esaurimento sul liscio-snap da fumble ricoperto da Jaylon Johnson, Fields tra affanni – doppio sack Judon/Jennings, con tanto di patimento da palla contro-persa sul secondo tackle – e riparazioni rispettive – run ed esterno a Mooney da 20 e 17 yards – in un caotico finale di primo tempo riordinato dal field-goal di Santos (20-14 Bears): la reverse-run di Pettis prende a brutto muso il terzo quarto di gioco, Fields alloggia da St. Brown, ma viene tradito dalla falsa partenza di Braxton Jones altezza redzone-Patriots, così Santos si ripete da 3 punti (23-14) e Roquan Smith sacka Zappe, mentre Fields traghetta un 3rd e 7 profondo (Kmet) in territorio avversario, abbastanza perchè Santos imbuchi l’ennesimo field-goal ospite (26-14 Chicago). Esiziale, stavolta, per Zappe una flag (Trent Brown) e prepotente la run di Montgomery – 3rd e 1 -, dallo stesso replicata in endzone di minima addosso a McMillan: sul 33-14 i Bears possono tranquillamente permettersi la mancata conversione di due intercetti in 5 minuti – Roquan Smith/Gordon – a Zappe. Vince Chicago: a Foxboro, cari Patriots, proprio non funziona.
Fabrizio Mancini
NFL 2022 WEEK 7 - Patriots 14 Bears 33
Aggiornamento: 14 lug 2023
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