E’ un terzetto positivamente sorprendente quello che ha finora battuto i Packers (Vikings, Giants e Jets), ma non sia questa una giustificazione per la Green Bay societaria che, nel rinnovare onerosamente Aaron Rodgers, gli ha tolto contemporaneamente di fianco il suo migliore compagno d’attacco, Davante Adams. Commanders non meno deludenti, loro almeno secondo le solite, recenti falsarighe, comunque usciti salvi giovedì l’altro dall’anticipo di Chicago e perciò, ancora in vita. La defezione odierna di Wentz non il peggiore dei mali di Washington, stando alle ultime dichiarazioni di Rivera che, infatti, Heinicke oggi lo avrebbe probabilmente fatto giocare lo stesso: LaFleur, per non concedere agli avversari 3 misere yards - va fuori dal terreno di gara del FedEx il fumble di Samuel, attaccato da Rasul Douglas -, provoca in avvio con un challenge chiamato, approvato, ma in sostanza sprecato, Aaron Rodgers - 23 yards - in fiducia obbligata da Lazard e corto frontale nel lancio dell’incursione di Aaron Jones, rapido a traguardo con la svolta laterale indotta da un primordiale tackle di rimbalzo di Jamin Davis (7-0 Packers). Assiste invece una persa l’altro Rodgers di Green Bay, Amari, che buca il punt di Way cedendo la contesa via terra a Sims e la ricopertura-Commanders di Butler sulle 17 ospiti, riduttive però le run di Gibson/Robinson, idem il field-goal di Slye (3-7), mentre De’Vondre Campbell agguanta con riportata in touchdown un 3rd e 5 per McKissic (14-3 GB): Robinson/Gibson si alleano, allora, meno timidamente di poco prima, per battagliare in campo aperto, con il secondo che si incunea pure in fondo alla endzone a ricevere il 10-14 (3rd e 8) da Heinicke. Il sack di Gary innesca un’altra furiosa sarabanda di eventi tra il fumble che Rasul Douglas raccoglie recapitandolo in touchdown e il contatto illegale (Stokes) di annullamento sia della marcatura sia del 3rd e 6 originario: Slye colpisce quindi il palo con un field-goal dalle 47, Rivera ripiega su un ritornatore di lusso come Gibson, sulle 37 di Green Bay Heinicke pesca dal mare dell’impronosticabile pure un terzo Rogers (senza la ‘d’ di Aaron e Amari), da lì scende magnifico nell’angolo del touchdown per il tuffo in endzone di McLaurin su Jaire Alexander (17-14 Commanders), poi si allunga ai limiti di un 3rd e 11 – Samuel -, con Washington che il suo challenge lo imbrocca invalidando il sack-fumble di Enagabare conservato sì da Bates, ma con quasi 15 yards di ritardo. In questo modo, invece, Slye può calciare un sereno field-goal dalle 31 (20-14), Fuller aggredisce in volo un 4th e 1 largo di Rodgers per la persa out di Doubs e Enagabare ri-sacka regolare Heinicke, ma una flag - condotta antisportiva per un diverbio a mani alzate con Samuel - sanziona il solo Stokes. Nessun grattacapo da distanza per Slye neanche qui (23-14 Commanders) e accordo riuscito tra i due Rodgers su un 2nd e 10 proprio in mezzo ad un tris di penalità punito dal gran salto in touchdown di Aaron Jones sul trasversale dalle 21 del succitato Rodgers suo omonimo (21-23). Dura ben oltre la scadenza del tempo, infine, l’ultima azione alla mano dei Packers, con il drop di Amari Rodgers altezza redzone di Washington a chiudere l’estremo spiraglio di speranza-rimonta. Vincono i Commanders.
Fabrizio Mancini
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