Thomas e Landry non ancora in grado di rispondere alle convocazioni di coach Allen, indisponibili più recenti Trautman e Lattimore e, perciò, fuori anch’essi dalle rotazioni-Saints nel Thursday Night di Glendale. All’opposto Arizona arricchisce il suo roster d’attacco di Hopkins, al rientro da sei turni di sospensione, e Anderson, ingaggiato da Carolina via trade con l’ex kicker dei Colts Blankenship. Si gioca di sera, ma New Orleans vuole capire se sia un bel buongiorno quello della run d’avvio (17 yards) di Kamara, abbinata al lungo centrale che Dalton spara dalle sue 47 su Shaheed in touchdown (7-0 Saints): per le lunghe ci vanno anche Murray-Rondale Moore, Hopkins si palesa sulle 32 ospiti e Blankenship debutta in nero-Cardinals con una puntuale realizzazione al piede da centrocampo (3-7), poi Olave/Kamara risolutori di coppia di un 1st e 15 da falsa partenza di Trockmorton, Hamilton all’intercetto, negli estremi anfratti della sua endzone, di un 3rd e 8 centrale Dalton-Callaway dal quale Benjamin trapana di run mezzo State Farm e Blankenship bissa di field-goal dalle 28 (6-7). Kevin White parimenti inarrivabile lungo 64 yards di linea laterale, Taysom Hill d’incrocio orizzontale al 2nd e 3 di Dalton con tuffo a testa bassa ad abbattere Vallejo in endzone (14-6 Saints): qui in consistente traversata solitaria parte Keaontay Ingram, la contemporaneità nell’holding di Justin Evans ha ragione del sack di Onyemata, così Murray aggira di misura un 4th e 1 nelle 5 di NO e Keaontay Ingram/Benjamin scattano a turno in touchdown/conversione (pari 14). Un caldissimo discorso-rimonta che Marco Wilson rinnova con l’intercetto del drop di Callaway ritornato dalle 38-Saints in touchdown, un minuto ancora e Dalton insiste sull’argomento depositando in braccia avversarie anche un 3rd e 10 che qui è Simmons ad imbucare nella cassetta postale della endzone di New Orleans dopo una remata a ritroso da 56 yards sul blocco di Murphy, con Evans a precedere a vuoto la conversione corta Murray-Ertz (29-14 Cardinals, Blankenship manca l’extrapoint della prima mèta). Coach Allen, nel secondo tempo, ricomincia da Taysom Hill, per il quale Olave – 2nd e 10 da 41 yards – rende più di lui e di Mark, l’Ingram dei Saints (field-goal di Lutz, 17-28), il cui omonimo, in combutta con Ertz/Hopkins, torna invece a far paura: la sua run in diagonale dalle 12 è tutta impeccabile, tranne il colpo di testa che spiana il paletto della endzone-Saints, ma Arizona non piange su un replay discorde perchè Murray stringe comunque in touchdown un 2nd e 5 a Dortch tra Werner/Maye e, una volta assicurato ai Cardinals il 35-17, può anche andare a terra felice sui sack di Street/Demario Davis. Kamara sorregge tuttavia New Orleans, Tre’Quan Smith aiuta, l’azzardo di Sanders nell’anticipo di un 2nd e 4 dalle 17 di Dalton lo punisce Juwan Johnson (24-35) e le corse di Benjamin, la seconda – con palla schiacciata sulla endline – vivisezionata in positivo dai replay (42-24 Arizona), sanzionano duramente il facemask di Jordan. Con Dalton riecco di là Tre’Quan Smith, un benritrovato se lo guadagna senza meritarlo pure Callaway (4th e 3), Juwan Johnson intasca e porta a casa in volo esterno almeno una doppietta personale (31-42), mentre un’altra falsa partenza di Trockmorton frena Kamara: field-goal ok di Lutz, 42-34 Cardinals.
Fabrizio Mancini
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