Sempre più su, nel cielo della NFC East, gli Eagles che ora, unici imbattuti della Lega da un paio di settimane, possono già puntare alla sicurezza dei play-off, lì ad ancora mezzo cammino di lontananza, confermasse la squadra di Sirianni le proprie attuali medie-risultato. Dallas si accorge per la prima volta di quanto, nella NFL di certe partite, non basti l’apporto ‘normale’ di un quarterback di riserva: Armstrong fa invece come al solito il suo mestiere di sackatore, ma il blocco illegale di Lamb rimette in azione Hurts, in uscita da A.J. Brown su un 4th down simulato al centro, con la corsa di Sanders dalle 5 che rimbalza in endzone contro la sponda di Diggs (7-0 Philadelphia) e il tocco di Bradberry al pass d’esordio di Rush ad innalzare al bacio una palla d’intercetto per Gardner-Johnson. Eagles, dunque, sulle 15 tra gli strappi di Sanders e l’andamento-diesel di Boston Scott, A.J. Brown – allargato ancora da Hurts di 3rd e 3 – sfila Diggs per il touchdown (14-0) e cambia poco sul 4th e 1 Rush-Hendershot se Bradberry, in tuffo, ne trattenga o meno l’intercetto: Jake Elliott traduce in punti da field-goal (17-0) l’altalenante andirivieni Sanders/Watkins nei dintorni delle 35-Cowboys, Slay il 3rd e 9 stretto di Rush a Gallup riesce a fermarlo e Hurts invita alla partita DeVonta Smith cercando invano, quindi, in allungo individuale addirittura la rimonta da 3rd e 18 (falsa partenza di Mailata). Jake Elliott segna anche il 20-0 Eagles dalle 34, per Dallas il mega-ritorno di Turpin è uno scoppio improvviso di adrenalina soprattutto per Zeke Elliott, giù per le 12 con un 3rd e 1 ai limiti del down (3-20), e Donovan Wilson, che sacka Hurts con due run di Pollard a sterrarne una terza, dalle 14 all’angolo-endzone verso il quale Zeke Elliott sterza in prevenzione all’agguato frontale di Wallace (10-20), con Lamb/Noah Brown al lavoro per risolvere i residui disagi ambientali di Rush, cui Ferguson prende e porta a casa-base, fintando su Gardner-Johnson, il corto del -3. Anche Hurts, contribuito alla sarabanda di corse Sanders/Gainwell, devia su A.J. Brown e dalle 7, nell’inganno simultaneo di una nuova combinazione centrale, DeVonta Smith (26-17, Gallimore ribatte la run di conversione allo stesso Sanders) e, mentre Rush smarrisce di nuovo la bussola lanciando un 2nd e 8 a Gardner-Johnson, Hurts recupera un 3rd e 7 da snap non controllato, ma con il cronometro comunque dalla parte degli Eagles, sono motivate solo da pura tempra caratteriale le ultime imprese di Hendershot/Lamb, con Elliott di rifinitura su un 3rd e 3. Tanto che McCarthy, a 70 secondi dal termine, neanche va di 4th down, ma il field-goal ordinato dall’allenatore ospite Maher lo calcia fuori dai pali dalle 59: vince Phila.
Fabrizio Mancini
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