I Broncos ad un altro scontro diretto di Division che vale più di una singola e ‘normale’ partita, visto che il primo – a Las Vegas – lo hanno già perso e a Denver in tanti già ritengono fallita l’operazione-Russell Wilson. Match appassionatamente duro, approcciato dall’ex Seahawks, in risposta alle critiche, con la fierezza del campione che è, non che era: eccolo largo in corsa da Tomlinson per infliggere ai Chargers la legittima punizione per la flag (J.C. Jackson) che ha appena abbonato ai Broncos un 3rd e 14 da precedente falsa partenza di Fleming. In aggiunta al sack di Mack, Tillery centra quindi lo stesso Wilson alla nuca con un impunito colpetto di avambraccio e McManus segna al piede il 3-0 Denver da centrocampo: losangelini ritardati da una penalità, l’holding di Zion Johnson, anche in attacco, Wilson può dunque riattivarsi per il profondo di un 3rd e 13 (Jeudy), con bis immediato da en-plein di punti altezza 39-Chargers (Dulcich, 10-0), ma Herbert trapassa incisivo a sua volta la metacampo ospite di doppio 3rd e 5 (Everett), mentre stazza e mani di Feiler fanno scorrere a spinta oltre la endline la run del più piccolo Ekeler (7-10). Henningsen sacka allora Herbert, impresa inutile a fronte di due interferenze quasi consecutive di Mathis che valgono la beneficenza di 15 yards per L.A., più che lieta di poter tirare per il pareggio (field-goal di Hopkins, 10-10), di là Wilson riarma il cannone scagliando 47 yards di un 2nd e 10 lasciato andare da James dalle parti di Hamler e il roughing di Fox sistema sulle 27 un formalissimo field-goal a McManus (13-10 Broncos). Al rientro tocca a Ekeler risolvere le solite grane retroattive da flag – holding di McKitty -, DeShaun Williams rabbuia a mani aperte il panorama di un 3rd e 1 esterno a Herbert e Hopkins infila il 13-13 dalle 31, con James qui puntuale nel sack a Wilson, ma sulla via della redenzione pure Mathis e la sua semplice presenza inibitoria al completamento di un 4th e 2 ideato da Herbert per DeAndre Carter. Il SoFi inizia seriamente a palpitare quando K’Waun Williams devia per l’intercetto un 1st e 10 altezza 17-Chargers che Browning prima smarrisce, toccato sull’altro braccio da Palmer, in fase di ritorno, poi recupera: il sack di Tranquill a Wilson riconosce a Denver appena un field-goal (16-10) e innervosisce sia D.J. Jones che Purcell, puniti di facemask e violenza non necessaria in anticipo all’ennesima interferenza contro Mathis rabberciata almeno dall’holding di James. Hopkins, al contrario dei suoi avversari, non dà di testa e mette il 16-16 dalle 35, Tranquill re-sacka Wilson, Singleton si attacca con i denti all’ultima yarda di un down negandola a Everett/Horvath e, a un solo secondo dalla fine, coach Staley giudica impossibile a priori un field-goal, viceversa, tutto da tentare pur se da oltre 60 yards. Così Mathis sale sul casco di Palmer atterrando l’Hail Mary pro-overtime di Herbert: al supplementare decide lo scontro amico Locke-Washington sul punt-Chargers di Scott, con Leonard a ricoprire il fumble e Mike Williams in presa insufficiente da 3rd e 12, ma valida perchè Hopkins, dalle 39, possa dare a L.A. il 19-16 finale.
Fabrizio Mancini
NFL 2022 WEEK 6 - Chargers 19 Broncos 16
Aggiornamento: 19 ott 2022
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