In una Division quest’anno livellatissima, se i Jaguars ne hanno preso meritatamente la testa, almeno nelle prestazioni Houston ha fatto capire di poterci assolutamente gareggiare. Oggi, una contro l’altra, a Jacksonville, proprio le due outsider del girone, dentro e fuori dal TIAA Bank Field per una decina di minuti tra un possesso breve e l’altro pure, prima che Etienne/James Robinson ingranino le loro marce migliori. Riley Patterson va a segno di piede dalle 26 (3-0 Jaguars), sollecitando di là Tremon Smith – di ritorno – e Pierce: dal field-goal del pari di Fairbairn (3-3) eccoci dunque alla toccata di Desmond King a sollevar via un 4th e 4 dalle mani di Kirk, Pierce si spinge fin nelle 35 di casa attaccando ancora gagliardo sul vantaggio di un holding di Lloyd (6-3 Texans, Fairbairn dalle 51), Lawrence-Engram oltrepassano un 2nd e 18 - falsa partenza di Bartch - ed è discutibilmente falloso il tackle da flag Kirksey-Etienne. Non vale, perciò, la ricopertura di Pitre, Patterson manda nei pali il 6-6 dalle 45, mentre Lawrence si ritrova di nuovo sul lungo con Engram, incrocia Zay Jones per un importante 3rd e 4 ma, in larghissima uscita laterale, manda corto nell’affollamento angolare della endzone di Houston un intercetto (Stingley) stavolta perdonato da un fin troppo impiegato Dameon Pierce, a sua volta prosciolto da responsabilità non solo sue quando Maliek Collins e Kirksey murano a Robinson una run da 4th e 1. Oluokun sacka allora Mills, con un bis del quale, a seguire – 3rd e 20 da flag contro Dorsett –, esagera ingenuamente Travon Walker, che dà così nuova carica ad una portentosa run di Pierce, sgusciante infine nel buco giusto quando lo stesso cimento, dalla minima, gli richiede più agilità e meno potenza (13-6 Texans). La mano di Rasheem Green ribatte poi a Lawrence un 3rd e 10, con Pitre che corre a raddoppiare la marcatura di Stingley sul 4th esterno seguente per Engram e nemmeno arriva in fondo l’ultimo Hail Mary: sulle 15, infatti, lo intercetta King. Vittoria Texans, la prima dell’anno.
Comments