D’accordo lo sconforto per il rovescio casalingo contro Jacksonville, ma avranno tempo di disperarsi peggio che per un recuperabilissimo 1-2 i Chargers, non fosse che a Houston lo scorso anno, a Natale, la squadra di Staley ci ha lasciato ¾ di qualificazione playoff. Comprensibile, ma non paralizzante, il timore cabalistico di scivolare ancora sull’erba dell’NRG Stadium visto che dopo 80 secondi Adderley intercetta Mills ritornando 30 yards per lo stupendo centrale stretto da touchdown Herbert-Everett (7-0 Chargers), ma Pierce contrattacca su una flag a favore da punt (Michael Davis) e nel successivo confronto di penalità il facemask di Kenneth Murray paga meno della falsa partenza di Tunsil. Anzi, addirittura zero: Fairbairn, infatti, slarga out il field-goal del -4 dalle 46 e Carter doppia in abbondanza il 3rd e 6 di Herbert prima che la run di Ekeler aggiri per la endzone il blocco di Pipkins (14-0 L.A.) e Nico Collins sbracci controtempo nell’abbozzo di una presa... da impresa su un 3rd e 5 di Mills. Decisamente troppo, poi, mezzo campo esatto di libertà per la progressone di Mike Williams, dalle 20-Texans, stavolta, Ekeler la stessa traiettoria della sua prima corsa-touchdown la deve stirare fino all’angolo-endzone (21-0), lungo il medesimo lato opposto ecco la risposta da 75 yards di Dameon Pierce (7-21). Herbert fionda allora un 1st e 10 da Palmer in attesa di coinvolgere ben oltre le 10 di Houston le garanzie Williams/Everett: resta possesso californiano il fumble che retrocede Ekeler, ma a questo punto L.A. ha l’obbligo deluso di calciare con Hopkins per il 24-7, poi Mack aspetta di avere Mills a portata delle 24-Chargers per sackarlo di 4th down, mentre Stingley, su un 3rd e 5 Herbert-Palmer, resta intrappolato a metà strada e Hopkins, dalle 37, acclara di field-goal la perfezione di un autoritario primo tempo dei Chargers. Piacciono assai, però, anche i Texans del rientro, quelli di Pierce e – 3rd e 5 – Cooks, con Adderley/Callahan lenti a scalare sul corto esterno dalle 8 Mills-Burkhead (14-27) e Green/Booker coesi nel sack a Herbert: Mills sente il vento favorevole e osa il missile da 60 yards circa (Nico Collins), secca altresì la staffilata dalle 18 che Cooks para da fenomeno in mezzo alla endzone (21-27), di coppia anche l’assalto di Stewart (tackle-fumble) e Reeves-Maybin ad un ritorno di Carter, tra Akins che sventa la contro-persa da sack (Tillery) e l’inutile invocazione di un facemask da parte di Howard. Proprio qui, come si diceva più su, L.A. una paura del genere l’ha già provata e, al momento del field-goal a segno di Fairbairn 24-27), pure assorbita, nonostante Ekeler debba sottoporsi allo sforzo di un 4th e 2 che, una volta divorato (21 yards), lo proietta incontrastato – 2nd e 10 dalle 14 - ad abbattere di testa il paletto arancio della endzone (34-24 Chargers): un sack e un intercetto (Joseph/Callahan) precedono il sipario.
Fabrizio Mancini
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