top of page
Cerca
Fabrizio Mancini

NFL 2022 WEEK 4 - Saints 25 Vikings 28

Aggiornamento: 8 ott 2022

Insoddisfacente assaggio di stagione per i Saints e oggi, contro Minnesota, una partita da riscatto obbligato, ma con almeno un paio di bonus possibili quanto inutilizzabili a complicarlo: out in contemporanea Kamara/Michael Thomas, oltre ad un fattore campo trasferito per esigenze di business da New Orleans a Londra, dove Tuttle fa pure offside su un 3rd e 1 e l’interferenza di Jefferson rinvia di pochissimo il touchdown da 3rd e 5 Cousins-Osborn, tempo che Thielen organizzi un blocco di via libera alla catch and run di Mattison dalle 15 (7-0 Vikings). Za’Darius Smith tira quindi giù Dalton pareggiando il sack di Street, ma non l’intercetto di Mathieu a Cousins: Dalton da Juwan Johnson e Landry, di riposo quando la palla la comandano Hill/Ingram e corto centrale altezza endline per il 7-7 (Olave). A questo punto a sackare Cousins arrivano in due (Granderson/Jordan), Thielen/Jefferson lo rialzano per le 20 e il calcio di Joseph arrotonda gli affondi ancora rugginosi di Cook (10-7 Vikings), poi è Dalton a crollare – perdendo il possesso, ricopre il fumble Harrison Phillips – contro Tomlinson e, con l’intervallo in agguato, Cousins-Irv Smith possono solo accorciare, preparando il field-goal del +6 a Joseph, il 3rd e 15 da falsa partenza di O’Neill. Alla ripresa Minnesota, con Dantzler, vigila ancora bene su Ingram e - quasi intercettandolo – Callaway, assalta con fumble (Metellus/Boyd) il ritorno di Harty, ma concretizza sempre il minimo pur impadronendosi presto delle 5-Saints sull’esterno largo Cousins-Jefferson. Joseph dunque tra i pali (16-7), Callaway sbuca di centimetri da un 4th e 4 e vola sulle 8 di Minnesota oltre la falsa partenza di Trockmorton, Evans sbraccia invano quando resta ultimo puntello di sostegno contro la run-touchdown di Ingram (14-16) e il rookie Wright tiene in equilibrio l’oscillante bilancia del match servendo alla mano 13 yards di fake-punt per la presa bassa di Nailor. Due flag di fila (Cousins/O’Neill, intentional grounding e falsa partenza) non possono stavolta scontentare i Vikings se, in ultima istanza, Joseph deve calciare ancora un field-goal (19-14), mentre Dalton di là appare con Tre’Quan Smith solo per addizionare un paio di down ai tanti già conseguiti, in corsa, da Murray e Taysom Hill - cui coach Allen riserva il vincente rushing conclusivo -, e smarcare di conversione il solissimo Landry nel primo angolo della endzone (22-19 Saints). Cousins rinasce però dal sack di Demario Davis (2nd e 21) resuscitato da Jefferson/Osborn, Lattimore soccombe immeritevole in un duello di trattenute con Thielen nel quale gli arbitri colpevolizzano solo lui e di nuovo Jefferson taglia di scatto lo scrimmage delle ultime 3 per raggiungere la mèta del 25-22 Vikings. Joseph, infatti, non segna l’extrapoint e, dopo un’altra sanzione anti-Saints (di Holtz, stralciano il 1st e 20 derivante Juwan Johsnon/Murray) in territorio opposto una flag da interferenza la chiede senza esiti fortunati Olave: ok dalle 60 il field-goal di Lutz (25-25), come perfetto è l’innesto del 1st e 10 di Cousins alla presa di Jefferson e decisivo il colpo al piede di Joseph (28-25 Minnesota), poichè il lungo centrale Dalton-Olave lascia sul cronomentro 12 secondi di partita e 61 yards per la realizzazione di una ipotesi-overtime che sul field-goal di Lutz invece tale resta, respinta dal palo prima e dalla trasversale bassa poi. Vincono i Vikings.





7 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page