Problemi finora solo interni alle proprie Division per Giants e Bears, mentre in ambito extraterritoriale le cose vanno in tutt’altra maniera, anche se Chicago, oggi ospite del MetLife, ha perso in trasferta l’unico match finora disputato lontano da casa. Fields da Mooney per una modifica di detto trend, allora, destinando a tal fine anche le corse di Herbert, ma oltre un 3-0 il field-goal di Badgley non può procurare, mentre Daniel Jones insiste di perentorio doppio down su Bellinger e, fintando un handoff da tipico gioco di corsa sulle 21, cambia improvvisamente direzione scattando nell’angolo della endzone-Bears sul blocco di Hudson (7-3 NY). Da primato, poi, la lunghezza del 1st e 10 diretto di Fields (56 yards), miracolosa la sua presa (di Mooney), il sack di Ward annulla il vantaggio del roughing di Thibodeaux e Badgley rientra per calciare il 6-7, ma Chicago meglio che non ci si abitui perchè, quando è Crowder a buttar giù Fields, Thibodeaux si fa perdonare fermando il fumble sfociato dalla smanacciata di Ojulari alla palla del 1st e 10 nemmeno scagliata dal quarterback dei Bears. Ecco Daniel Jones, dunque, da Barkley in preparazione ad una successiva corsa in copia conforme del primo touchdown rossoblu, stesso bloccatore (Hudson, 14-6 Giants) compreso: intanto su Fields stavolta si sfoga Lawrence, ma Blackwell ferma prestissimo, e ricopre pure il fumble, il ritorno da punt di Richie James, così da mandare Fields a sgambare fino a quando a Badgley urge riparare di piede (9-14) alla falsa partenza di Ben Jones, Lawrence sacka Fields inaugurando l’intervallo e, alla ripresa, Herbert è una saetta trasversale: dalle 35 Badgley mette il -2 e Brisker sacka, infortunandolo, un Daniel Jones appena tornato dall’ennesima maxi-run (field-goal di Gano dalle 44, 17-12 Giants). Tyrod Taylor lo emula tirando esterno per 13 yards, ma becca intercetto profondo – Eddie Jackson – quando avvista Slayton oltre mezzo campo più su, infine Gordon gli arriva duro addosso, senza però che nessuno dei Bears salvi la palla-fumble dal fuoricampo: rientra perciò Daniel Jones, ma per lui da qui alla fine si muove praticamente il solo Barkley, capace tuttavia di validare altri due field-goal. Dentro il primo, sul palo l’ultimo: 20-12 NY.
Fabrizio Mancini
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