Una vittoria a testa e il Superbowl a Tampa nel bilancio dell’ultima stagione – la 2020 – del confronto Buccaneers-Chiefs al Raymond James Stadium: stasera Brady vince il sorteggio iniziale, ma deve aspettare suo malgrado la sentenza nefasta del contrattacco-fumble di Kansas City (ricopre Lee) sul breve ritorno da kick-off di Rachaad White, spossessato da Lammons. Come corta è la strada che Mahomes ripercorre a ritroso con Kelce a saltare in endzone sul tackle di Carlton Davis, ritardato dal blocco senza contatto di Skyy Moore (7-0 Chiefs): Fournette – catch and run da 25 yards – non pare accusare nonostante Karlaftis gli sconsigli di insistere in iniziative simili appena dopo, sorprendendolo retroscrimmage con le conseguenze dell’insufficienza del bottino di un drive pur completo portato a casa da Godwin. Tra i pali il field-goal di Succop dalle 45 (3-7), ma Bucs feriti in punta di lancia da Mahomes-Kelce e sanguinolenti a litri al termine di una run fluviale (3rd e 1) di Edwards-Helaire, replicata altezza 3 dallo stesso runningback di Reid sullo stretto della endzone (14-3 KC): Mahomes arma anche Smith-Schuster e Valdes-Scantling, semina un sack, pianta secco Devin White in giravolta e alza da Edwards-Helaire un lob di tocco sopraffino (21-3). Brady allora sbotta, esplodendo in tutta la sua competitività con due solleciti a Brate e Rachaad White, millimetrico in pieno centro-endzone il terzo dalle 13 (Evans, 10-21), ma il recupero-palla di Chris Jones da sack-fumble di Sneed disinnesca il potenziale allarme emesso qualche secondo prima dall’impianto dei Chiefs sul drop da 4th down di Edwards-Helaire. Dalle 20 di Tampa ospiti di fretta con Mahomes – 3rd e 7 – e il folgorante snap che rovescia Gray oltre l’ultima yarda (28-10 KC), Julio Jones è l’altra irrinunciabile scelta rientrante dell’offensiva-Bucs, oltre a quel Mike Evans meravigliosamente raggiunto da Brady nell’angolo distante del touchdown allo scadere del primo tempo (17-28), ma di là Edwards-Helaire resta fastidioso e Mahomes va quasi a raddoppiare su Smith-Schuster il 3rd e 10 di autorizzazione del field-goal di Wright dalle 44 (31-17). Valdes-Scantling appesantisce ancora la già corposissima forza della carica dei Chiefs e, se anche i rookie - Moore, 3rd e 5 - diventano un problema, allora un ex undrafted come Fortson può benissimo tagliare in touchdown il bel centrale di Mahomes dalle 12 (38-17 KC). A proposito di matricole, Brady non teme di coinvolgerne in serie: Otton, Kieft lungo a uscire nelle 5 e, acrobatica run in avanti dalla minima, Rachaad White (24-38), Mahomes sackato da Edwards, prontissimo con Kelce a rimontare dal 2nd e 15 rispettivo per il field-goal a segno di White (41-24) e umanizzato neanche troppo dall’intercetto di Murphy-Bunting. Creda o no nella risalita Brady, comunque, non deresponsabilizza Evans/Godwin, tantomeno Fournette, giù in touchdown dalle 5 con Cook aggrappato alle spalle. 41-31 Chiefs.
Fabrizio Mancini
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