Anticipo di Week 4 contro Miami, una delle due uniche capoclassifica dell’intero campionato, per questi Bengals che, come volessero dare una sterzata decisa al loro viceversa incerto avvio di stagione, si smacchiano casco, divisa e simbolo di squadra dipinto a centrocampo: all’assalto con Burrow-Hurst (3rd e 1), così, i bianconeri di coach Taylor e sui risultati della sommatoria della doppia flag a carico di Crossen/Sieler, tutto l’attacco di Cincinnati contribuisce quindi alla spinta ravvicinata della run-touchdwon di Mixon (7-0). Per Tagovailoa immediati i soliti segnali di indiscussa affidabilità richiesti a Hill/Waddle, sul suo 3rd e a 4 a scendere in endzone Hilton incespica, ma in scivolata riesce tuttavia a contrastare la presa – fallita – di Edmonds (field-goal tra i pali di Sanders, 3-7) e non comune anche l’intuito di Bell nell’intercetto di un 2nd e 8 lungo: Rowe/Holland, a loro volta, si accorgono per tempo dell’idea di screen-pass di Burrow a Mixon e ne murano il 4th e 1 in corsa, Awuzie è falloso su Hill, ma la flag derivante è l’ultimo plus dei Dolphins prima di un altro calcio a segno di Sanders dalle 48 (6-7) e del sack-Bengals di Tupou per un 3rd e 17 non azzerato da Sherfield per quei pochi centimetri che, nel football, cambiano spesso la faccia delle partite. Infatti Tagovailoa esce incidentato (colpo alla testa, una concussion fortunatamente non grave), la deviazione di Gunter abbassa il field-goal di Sanders, Xavien Howard manca sia il 3rd e 11 esterno di Burrow sia il placcaggio successivo che, così, spalanca da lontano – 59 yards - la endzone a Higgins (14-6 Cincinnati): Bridgewater deve scegliere per forza Hill/Waddle per spezzare il progredire di questa catena di criticità, Edmonds gli incontra un bel sottomano altezza 7 e, sul blocco di Connor Williams, ribalta la copertura in endline di Bates. Sul palo, però, l’extrapoint di Sanders (12-14), Jaelan Phillips sacka Burrow e Bridgewater azzarda con criterio 64 yards di passaggio centrale per Hill: Sanders sorpassa dunque al piede (15-14 Dolphins), Boyd si sostituisce a Burrow inoltrando alla perfezione da Chase il 3rd e 11 residuo di un pericoloso holding di Collins, poi un field-goal anche di qua con la realizzazione di McPherson (17-15 Bengals), mentre la falsa partenza di Jonah Williams frena prematuramente l’impeto nascente di Chase. Intralci fastidiosi che, più di McPherson dalle 57 (20-15), a Cincy li sbroglia la carente intesa Bridgewater-Gesicki: Bell intercetta ancora, Burrow sostenta la crescita di Chase e dosa tra i guanti di Hurst il lob del 27-15 Bengals finale.
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