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Fabrizio Mancini

NFL 2022 WEEK 3 - Patriots 26 Ravens 37

Tornato nell’ultimo turno a squinternare i loro propositi stagionali l'imbarazzante quanto incurabile disordine difensivo che, lo scorso anno, occluse ai Ravens la qualificazione ai playoff: New England, vincendo a Pittsburgh, pare avere invece ramazzato via le ombre della sconfitta di Miami e il raffronto incrociato di detti problemi, rinnovatisi da una parte e risoltisi (sicuro?) dall’altro, ci fa assistere alla più bella partita delle prime tre giornate del 2022, subito equlibrata dai sack di Judon/Queen e impreziosita dalla presa a una mano di Andrews, riproposto quindi di 3rd e 1 per il touchdown da Lamar Jackson altezza 5-Patriots (7-0 Baltimore) con un impensabile smistamento frontale. La vetrina di Mac Jones si illumina sulle 20-Ravens con un 1st e 10 triplicato su Parker, incrinandosi però quando Wynn fa dannoso holding: Folk tra i pali dalle 35 (3-7), il sack di Wise rimette diritti i Patriots, Humphrey li stende di nuovo murando Bourne sullo scrimmage di un 4th e 3, ma il match rimane piacevolissimamente incerto perchè Jonathan Jones intercetta in tuffo Jackson, Stevenson sgroppa per gradi fin sulle 3-Ravens e Mac Jones accede centrale in una endzone spalancata al quarterback bostoniano dagli spostamenti laterali della linea ospite (10-7 NE). Avanza fermissima anche Baltimore, però: Justice Hill/Dobbins bussano alle 15 e Lamar Jackson le varca per Andrews, che si libra nel cielo della endzone ad agganciargli – su McCourty – il 2nd e 7 del 14-10 Ravens. Mac Jones si affida invece a Bourne per l’accredito a Folk di un field-goal di riavvicinamento da centrocampo (13-14), scendendo lungo da Parker al ritorno dall’intervallo: Damien Harris fora dunque la endline da presso (20-14 Patriots), ma la run fluviale di Justice Hill scopre a Jackson il bersaglio corto di Oliver in touchdown (21-20 Baltimore) e Madubuike sacka pure Jones, intanto che Duvernay apre – di ritorno – e chiude – presa altissima del 3rd e goal nel secondo angolo della endzone – il drive successivo (28-20). Bynes sbatte sul tavolo da gioco pure il carico di un intercetto che sempre Hill può permettersi di stirare di appena mezzo down, tanto c’è Tucker a sistemare le pendenze al piede infilando nei pali dalle 56 il 31-20 Baltimore, ma per New England, tuttavia, non è ancora l’ora del tramonto: Mac Jones gira al largo da un sack probabilmente letale adagiando esterno un 4th e 1 da Jonnu Smith, Stevenson entra a testa bassa in endzone anticipando una incredibile conversione che lo rivede destinatario di una nuova run sbarrata da Marcus Williams e trasformata – solo dopo il contatto del ginocchio sul terreno, però - nell’assistenza larga del tuffo-touchdown di Mac Jones (26-31). L’omonimo Jonathan forza allora il drop-fumble di Bateman: Peppers ricopre, ma Humphrey intercetta in endzone-Ravens con Parker a chiedere invano flag di interferenza e Hamilton/Peters in azione come lestissimi scippatori di un fumble-ricopertura dalle mani di Agholor. E’ proprio qui che Lamar Jackson diventa irraggiungibile per una stremata difesa-Patriots fin sulle 18 prima e dalle 9 al touchdown poi, disturbato il minimo dal placcaggio di McCourty: Tucker fallisce l'extra poi, ma i sack dell’ex Copeland e l’intercetto di Peters sono comunque inesorabili messaggi d’addio alle speranze-Patriots. 37-26 Baltimore.




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